Gabnichi NEWShttp://www.gabnichi.org/rss.phpNews, diari e notizie dai cantieriCopyright 2013 info@gabnichi.org IT-it http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/il-muro-di-analaroaIl muro di Analaroa

"Anche stanotte hanno rubato la legna, che ci serve per cucinare…"

"Abbiamo paura per andare da un edificio all'altro di notte, anche se ci chiamano i ricoverati…"

La missione è costituita da diversi edifici, il PREVENTORIO (con le camere dei bambini, la cucina, la sala da pranzo, l'infermeria, la sala per i giochi e per la fisioterapia…), la CASA DELLE SUORE, il DISPENSARIO (con l'ambulatorio, la sala chirurgica, le camere per i ricoveri, la farmacia…), CASA BETANIA (con il guardaroba, la lavanderia…), la SCUOLA per i più piccoli del preventorio e la CAPANNA utile per la merenda dei bambini, il LABORATORIO per il formaggio, l’ORTO per la produzione delle verdure e della frutta.

Tutto questo di notte è esposto alle ruberie di chi si vuole impadronire di materiali utili, come legna, generatori, pannelli solari per il dispensario e la sala operatoria, prodotti dell'orto… In più c'è la paura di muoversi, quando è necessario, da un edificio all'altro. Per ora c'è un guardiano notturno che vigila, ma non può controllare tutto il perimetro.

"Ci vorrebbe un muro che ci proteggesse, soprattutto di notte…".

Questa richiesta si è mostrata subito motivata dopo aver fatto un giro in tutto il terreno della missione: non c'è protezione di nessun genere, l'accesso è facile, anche se si cerca di piantare siepi spinose. In qualche parte basta scalare un piccolo dirupo e si è subito dentro la parte abitata. Un pericolo per i bambini, per le suore, per il personale e per quanto faticosamente si mette da parte per mandare avanti la missione.

Il progetto prevede una cinta in blocchi di cemento, con solide fondamenta, lunga circa 1,2 km. Nella parte prospiciente la strada, invece, basterà fornire il muretto che già esiste di una solida cancellata e una rete più alta. Questo consentirà inoltre di rendere fruibili altre parti del terreno della missione per le varie attività, anche in collaborazione con la scuola prospiciente (circa 500 alunni).

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/l-acquedotto-di-andoharanoL'acquedotto di Andoharano

Durante un sopralluogo nel 2018 presso una Missione in Madagascar, fu posta alla nostra attenzione Andoharano, un villaggio lungo la strada per Ambatomanoina, molto povero, di circa 700-800 abitanti. A seguito dell'incontro con il capo-villaggio e della consulta degli anziani, tra le varie ipotesi di intervento prospettate, fu deciso di migliorare l'approvigionamento idrico: portare l'acqua al villaggio sarebbe stata la priorità!

Nei giorni successivi una delegazione di uomini del villaggio, ai quali fu chiesto di valutare la migliore soluzione progettuale da approntare, propose di costruire una condotta per portare l'acqua da una sorgente distante circa 14km dal villaggio. I tecnici avevano inoltre computato l'installazione di un deposito d'acqua e sei fontane sparse per il vilaggio, per una spesa totale di circa 10.000 euro.

E dal 24 novembre 2019 il sogno degli abitanti di Andoharano è diventato realtà, sono state inaugurate la cisterna e le sei fontane che garantiranno al villaggio un approvvigionamento idrico continuo e costante.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/l-acquedotto-di-andoharano
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/andoharano-l-acquedottoAndoharano: l'acquedotto

Durante la visita in Madagascar del 2018, riflettendo con le suore della Missione di Analaroa, si maturò l’idea di realizzare qualcosa anche in altri villaggi: finora ad allora, infatti, oltre ai vari sostegni ai progetti delle Orsoline, si erano realizzate alcune opere in un villaggio vicino alla fattoria di Massika Alika, Antsantahanteraka in alcuni anni successivi (acquedotto, docce e lavatoi, serbatoi aggiuntivi, ecc.). Si ritenne opportuno quindi agevolare altri villaggi, per evitare di privilegiarne esclusivamente uno e creare così una sorta di scompenso nei confronti di altri. Fatta questa premessa, le suore ci indicarono il villaggio di Andoharano, un villaggio lungo la strada per Ambatomanoina, molto povero, di circa 700-800 abitanti. Ci recammo sul posto in cerca del capo-villaggio per offrire la nostra eventuale disponibilità di aiuto per ciò che loro ritenevano più utile realizzare. Dopo le prime perplessità sulla nostra visita, esponemmo al capo-villaggio le nostre intenzioni, e dopo un ventaglio di proposte ci fu risposto, con molta serietà, che ne avrebbe parlato con gli anziani del villaggio e così avrebbero deciso. La proposta più significativa sembrava, inevitabilmente, quella di portare l’acqua in questo villaggio del quale il nome, paradossalmente, significa “luogo dell’acqua” (ma acqua non ce n’è). La mattina dopo, una delegazione di 12 uomini vennero nella missione e comunicarono la loro decisione: avere l’acqua. Incaricammo loro stessi di trovare la soluzione più idonea, se scavare pozzi oppure trovare una sorgente, senza impoverire altri villaggi, di valutare il tutto e farci avere indicazioni. L’unica cosa che fu chiesta a loro (accolta con molta disponibilità) fu quella di lavorare direttamente nella realizzazione dell’opera in modo tale che potessero sentirla come cosa loro e, di conseguenza, averne cura nella manutenzione. Dopo aver fatto le loro verifiche, tornarono il giorno dopo: avevano trovato una sorgente a 14 km di distanza; avevano fatto tutti i calcoli del materiale occorrente (tubi, raccordi e materiale vario), avevano valutato l’installazione nel villaggio di un deposito e di sei fontane (con i relativi calcoli di mattoni, cemento, rubinetteria, ecc.). Nel computo dettagliato risultava un costo complessivo in ariary (moneta locale) pari a 8.500 euro; a questa cifra aggiungemmo il costo per il trasporto del materiale dalla Capitale, circa 1.500 euro. All’attesa di questi uomini, consumati dalla fatica e dal sole ma desiderosi di avere l’acqua, questo bene prezioso, ci guardammo in faccia e si disse, quasi istintivamente, che si doveva fare. Appena comunicata la nostra risposta, la gioia si palpava con mano e, per quanto possa essere indescrivibile, la commozione prese il nostro cuore.

Rientrati in Italia, ci siamo adoperati per trovare i fondi necessari anche per questo progetto, insieme agli altri e, grazie alla generosità di coloro che si lasciano contagiare, abbiamo mandato i primi contributi affinché iniziassero i lavori. Dopo 15 giorni dal nostro rientro, 100 uomini stavano già lavorando per scavare il canale per interrare i tubi (14 km), coordinati dall’eccellente e responsabile opera del capo-villaggio. Abbiamo seguito le varie fasi attraverso le foto che, tramite le suore, ci venivano trasmesse.

In questo viaggio 2019, precisamente nel pomeriggio del 24 novembre, abbiamo inaugurato il deposito e le sei fontane. Grande festa nel villaggio, con danze, musiche e discorsi. L’acqua arriva con un bel flusso. La gioia di tutti era palpabile. Ci ha commosso ancora vedere il capo-villaggio, un uomo austero, con le lacrime agli occhi per la gioia di vedere realizzata un’opera e di vedere la gioia dei suoi concittadini. La serietà di quest’uomo e degli altri del villaggio si è confermata anche nell’organizzazione dell’erogazione dell’acqua: questo bene prezioso va custodito, gestito e mai sprecato; quindi hanno provveduto a “disciplinare” l’uso coinvolgendo nella responsabilità tutto il villaggio.

Grande festa e tanti regali portati a noi: cipolle, banane, fagioli… e una carota, quella del bambino che per tutto il giro della benedizione del deposito e delle fontane mi ha tenuto per mano e che ha voluto partecipare con questo dono che ha avuto un grandissimo valore.

Il poco di tanti può diventare molto per qualcuno… ed anche ad Andoharano l’abbiamo sperimentato.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/torre-for-africa-2016Torre for Africa 2016

Si svolgerà sabato 5 novembre a partire dalle 20.30, nei locali della Contrada della Torre, la serata benefica in favore delle popolazioni del Burkina Faso e Tanzania. La cena solidale ha un costo di 20 euro per gli adulti e 10 per i bambini. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare Morando al 335.5384424.

Non è la prima volta che la Torre e Gabnichi collaborano insieme per iniziative di solidarietà, a testimonianza della sensibilità e del sostegno che da tempo vedono il variegato mondo del volontariato locale schierato al fianco delle popolazioni più disagiate e di tante persone che sono nel bisogno.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/torre-for-africa-2016
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/erasmus-student-network-di-siena-per-gabnichiErasmus Student Network di Siena per Gabnichi

Nell’ambito della Social Week, una settimana di eventi a finalità benefiche che vedono coinvolti studenti internazionali e volontari dell’Erasmus Student Network, il Gruppo Erasmus Siena ha organizzato i SOCIAL ERASMUS GAMES, tornei di pallavolo e calcetto, che hanno visto partecipare gli studenti internazionali dell'Università di Siena e i volontari del Gruppo Erasmus Siena.

L'intero ricavato dell'evento è stato devoluto in beneficenza alla nostra associazione e contribuirà all’ultimazione della boulangerie a Fada N’Gourma.

Il Gruppo Erasmus Siena, sezione locale dell’Erasmus Student Network, aderisce da anni al progetto SocialErasmus, che offre agli studenti internazionali la possibilità di arricchirsi culturalmente attraverso attività di volontariato nella comunità in cui sono accolti.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/erasmus-student-network-di-siena-per-gabnichi
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2016In bici per l'Africa 2016

Gabnichi ONLUS con il contributo della Cooperativa Culturale Ricreativa di Ponte a Tressa organizza per sabato 7 maggio una giornata benefica per il sostegno della casa di accoglienza UNDENI in Burkina Faso. L´iniziativa prevede un giro in bici su strade bianche con percorsi da 20 e 40 km, percorso per bambini con guida.

PROGRAMMA:

  • ritrovo presso gli impianti sportivi di Ponte a Tressa alle ore 15.00
  • controllo iscrizioni e pagamento quote giro
  • partenza adulti ore 15:30
  • partenza bambini ore 16.00
  • docce a disposizione presso gli impianti sportivi
  • iscrizione al giro 5 euro
  • cena aperta a tutti ore 20:00 su prenotazione
  • cena adulti 15 euro
  • cena bambini 10 euro

Per informazioni e prenotazioni:

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2016
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibar-2015Insegnare inglese a Zanzibar 2015

Vi riportiamo l'esperienza di due giovani volontari fatta durante l'estate 2015 per il progetto "Insegnare l'inglese a Zanzibar" che ha visto la partecipazione di:

  • Andrea Capalbo
  • Andrea Frosini
  • Marco Lovrinovich
  • Claudia Magini
  • Erica Rossi
  • Daria Gugliantini (Responsabile del progetto)

Stanchezza (e a volte frustrazione) per l’anno chiuso; aspettative e sogni per i 15 giorni a venire.
Sono un pò queste le sensazioni che ho sempre vissuto alla partenza per le vacanze estive.

Quest’anno non ha fatto differenza.
E’ cambiato però quello che ho fatto.

Trascorrere le mie vacanze in un villaggio africano (di quelli rurali, mica con l’animazione) è stata un’esperienza che ha un pò mischiato tutto e cambiato i piani.

Accettare –insieme ad alcuni amici- di offrirci come supporto alla scuola locale nell’insegnamento dell’inglese e dell’italiano è stato un pò un salto nel vuoto.
E a me i salti nel vuoto hanno sempre entusiasmato.

Siamo stati a Uroa, zona est di Zanzibar.
Un villaggio di case basse e spoglie, qualche moschea, sparuti negozi.
Ma anche un mare fantastico. E soprattutto tanta, tanta vita.
Perchè poi, alla fine, sono le persone che incontri che danno senso al viaggio che fai. Anche in vacanza.
Soprattutto in vacanza.
Ed è ancora più vero se quelle che incontri sono così diverse da te. E non è questione di pelle.
Confrontarsi (e scontrarsi, ammettiamolo pure) con le differenze nella concezione del tempo, delle distanze, delle relazioni tra persone e religioni, è stato un passaggio di cui porterò il senso per molto tempo.

Nulla è come sembra in Africa, nulla come te lo aspetti. Nel bene e nel male.
E’ una piccola sfida.

Inserirsi dal basso in un mondo così diverso dal nostro, con la convinzione che noi occidentali siamo avanti e loro quelli da aiutare; rendersi conto poi che tutto sommato, nel momento in cui hai portato il tuo piccolo contributo di tempo ed energia a loro, chi hai aiutato veramente sei tu.
Ti sei aiutato rimettere le tue cose al loro posto, a leggere con occhi e pesi diversi le frustrazioni con cui eri partito; a riconoscere e distinguere un problema vero da una stupidaggine.
Ti sei aiutato a semplificare.

Forse sta qui la chiave di tutto. Nella semplicità
E quando semplicità e gratuità si incontrano, si sviluppa quell’alchimia unica che ti consente di regalare qualcosa di tuo (anche solo 15 giorni di ferie) sentendoti tu molto più pieno e carico.

Io sta cosa l’ho provata quest’anno per la prima volta.
E ho già capito che non sarà l’ultima.

            Marco Lovrinovich


1-17 Agosto, togliendo il primo e l'ultimo giorno che sono stati di volo...15 giorni che mi sono rimasti nel cuore.

Quest'anno invece di fare una normale vacanza mi sono fatta coinvolgere in questo progetto...ero scettica e spaventata...sono partita con la mente piena di aspettative e paure...aspettative su me stessa e su cosa sarei stata in grado di insegnare e trasmettere a Zanzibar ma mai avrei pensato che sarei stata io a portarmi a casa così tanto.

Ho assistito e partecipato all'inizio del corso di italiano base per il villaggio di Uroa e ad alcune lezioni d'inglese per i bambini della scuola.

E' stato interessante abituarsi allo stile di vita zanzibarino dove tutto procede “pole pole” (piano piano) e il concetto di organizzazione è sconosciuto; è stato un incontro tra due culture diverse.

Ho detto incontro e non scontro volutamente perchè questo stile di vita dove tutto parte da un sorriso mi ha insegnato tanto, spero anche di aver lasciato qualcosa di mio al villaggio di Uroa...lì hanno tanto bisogno d'aiuto...hanno tanta buona volontà di imparare ma pochi mezzi e possibilità per farlo, quindi ogni aiuto è ben accetto e vissuto con entusiasmo dal villaggio.

Concludo dicendo che per me è stata un'esperienza unica in un posto che definirei come un paradiso terrestre.

Ringrazio la fondazione Gabnichi che mi ha dato quest'opportunità ma soprattutto ringrazio il gruppo che mi ha accompagnato e con il quale ho condiviso questa meravigliosa esperienza.

Erica Rossi

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibar-2015
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/ultimati-i-lavori-per-la-panetteria-di-fadaUltimati i lavori per la panetteria di Fada

In questi giorni sono stati ultimati i lavori per la realizzazione della panetteria a servizio della Casa Famiglia di Fada N’Gourma.
L’impresa di Garba ha completato la costruzione del laboratorio, della zona di vendita al pubblico e dei servizi igienici con docce per i lavoratori.

Il prossimo step adesso è quello di provvedere all’approvvigionamento delle forniture, acqua ed elettricità su tutte indispensabili per avviare l’attività di panificazione. Contemporaneamente verranno reperite le attrezzatture per la panificazione e tutti gli strumenti necessari per eseguire le lavorazioni. Infine è previsto un periodi di formazione del personale in modo da rendere autonoma questa struttura ed economicamente sostenibile con la possibilità di utilizzare parte dei ricavi per il fabbisogno della vicina Casa Famiglia.

Terminati i lavori dunque, i prossimi mesi saranno dedicati al completamento dell’opera e all’avvio della produzione di pane e prodotti da forno. Come sempre nelle prossime settimane vi terremo aggiornati su tutte le novità dal Burkina!

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/ultimati-i-lavori-per-la-panetteria-di-fada
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-4Comunicato il contributo del 5 per mille destinato a GabnichiL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco dei soggetti ed i relativi importi da liquidare, destinatari del beneficio del 5 per mille derivante dalle dichiarazioni dei redditi 2012. La nostra associazione ha ottenuto 134 preferenze e verrà così riconosciuto un importo totale pari a 4.659,02 euro!! 

Un semplice gesto ma un concreto aiuto per le nostre iniziative. Grazie per la fiducia che avete voluto esprimere all’associazione. Sentirvi partecipi delle nostre idee ci dà una grande forza per proseguire. 

I fondi raccolti con il 5 per mille verranno destinati agli interventi che attualmente Gabnichi porta avanti nell’africa subsaharaiana. 

Grazie di cuore per il sostegno ricevuto.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-4
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/grande-successo-per-la-quarta-edizione-di-in-bici-per-l-africaSole e solidarietà: grande successo per la quarta edizione di

Mattinata intensa per gli 80 ciclisti che domenica 10 maggio presso il campo sportivo di Ponte a Tressa sono partiti in sella alle proprie bici alla volta delle strade bianche della Valdarbia. Due gli itinerari previsti: 35 km per i più atletici e 20 km per i “dilettanti allo sbaraglio” che, nonostante qualche caduta e numerose soste per "ammirare lo splendido paesaggio delle crete senesi", sono arrivati comunque a destinazione.

L' iniziativa, piacevole e ben riuscita, è terminata con un pranzo di beneficienza a cui si sono aggiunti parenti e amici dei partecipanti (per raggiungere un totale di circa 160 persone) durante il quale è avvenuta l’estrazione della Lotteria della Solidarietà 2015.

Il ricavato di 2000 euro sarà interamente devoluto a favore dei progetti di Gabnichi ONLUS, in particolar modo della panetteria nella casa famiglia di Fada N'Gourma, in Burkina Faso. L'evento ha riscosso un grande successo data la somma ottenuta, ma l'entusiasmo e la sensibilità dei partecipanti sono il traguardo più importante della giornata.

Un sentito ringraziamento va infine alla Cooperativa Culturale Ricreativa di Ponte a Tressa per la disponibilità dei locali e a tutti i volontari che si sono impegnati per la riuscita della manifestazione.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/grande-successo-per-la-quarta-edizione-di-in-bici-per-l-africa
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/elenco-numeri-vincenti-lotteria-2015Elenco numeri vincenti lotteria 2015

ELENCO NUMERI VINCENTI LOTTERIA 2015


N. 313:PRIMO PREMIO WEEK END AD ISTANBUL offerto dall’agenzia viaggi “VISIONE DEL MONDO” Via dei Termini 83-SIENA
(Volo da Roma o Bologna, 4gg – 3 notti in hotel 4 stelle con trattamento Bed and breakfast)

  • N. 572:    cellulare Motorola
  • N. 992:    aperitivo, buono degustazione per due persone comprensivo di due calici di Chianti e un tagliere di salumi e pecorino presso L'osteria il Bargello (SI)
  • N. 826:    cena per 2 persone alla Bottega di Lornano
  • N. 22:      torcia multifunzione
  • N. 1579:  pallone Macron     
  • N. 903:    pallone Macron     
  • N. 1533:  pallone Macron     
  • N. 142:    pallone Puma         
  • N. 630:    maglia calcio Marcon grigio
  • N. 1631:  maglia calcio Marcon grigio
  • N. 2140:  maglia calcio Marcon grigio
  • N. 493:    maglia calcio Marcon grigio
  • N. 688:    maglia calcio Marcon grigio
  • N. 80:      maglia calcio Marcon grigio
  • N. 945:    maglia calcio Marcon grigio
  • N. 1247:  maglia calcio Marcon grigio
  • N. 19:      maglia calcio Marcon grigio
  • N. 1563:  maglia calcio Marcon grigio
  • N. 593:    maglia Macron nero-fucsia
  • N. 2120:  maglia Macron nero-fucsia
  • N. 991:    maglia Macron nero-fucsia
  • N. 651:    maglia Macron nero-fucsia
  • N. 951:    completo Macron grigio-nero
  • N. 2534:  completo Macron grigio-nero
  • N. 1586:  completo Macron grigio-nero
  • N. 2212:  completo Macron grigio-nero
  • N. 1299:  maglia Asics
  • N. 732:    maglia Asics
  • N. 157:    canottiera Macron
  • N. 195:    canottiera Macron
  • N. 628:    accappatoio Umbro
  • N. 1014:  cappellino + occhiali da sole
  • N. 51:      cappellino + occhiali da sole
  • N. 1573:  Occhiali da sole
  • N. 884:    Occhiali da sole
  • N. 231:    Libro "Attraverso l'obiettivo"
  • N. 1245:  Libro "Attraverso l'obiettivo"
  • N. 611:    Libro "Vivere da campioni"
  • N. 180:    Libro "Vivere da campioni"
  • N. 750:    Pacco n. 10 Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena
  • N. 944:    Pacco n. 10 Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena
  • N. 2015:  Pacco n. 10 Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena
  • N. 661:    Pacco n. 10 Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena
  • N. 806:    Pacco n. 10 Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena

I premi possono essere ritirati presso la Sede GABNICHI ONLUS – Strada Massetana Romana 50/A da lunedì 18 Maggio 2015, previa presentazione del biglietto vincente.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/elenco-numeri-vincenti-lotteria-2015
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2015In bici per l'Africa 2015

Gabnichi ONLUS con il contributo della Cooperativa Culturale Ricreativa di Ponte a Tressa organizza per domenica 10 maggio una giornata benefica per il sostegno della casa di accoglienza UNDENI in Burkina Faso. Nel corso della manifestazione verrà effettuata inoltre l’estrazione della Lotteria della Solidarietà. L´iniziativa prevede un giro in bici su strade bianche con percorsi per ogni età.

PROGRAMMA:

  • ritrovo presso gli impianti sportivi di Ponte a Tressa alle ore 8.30
  • controllo iscrizioni e pagamento quote giro e pranzo
  • partenza adulti ore 9:30
  • partenza bambini ore 10.30
  • docce a disposizione presso gli impianti sportivi
  • pranzo aperto a tutti ore 13:00
  • iscrizione al giro 5 euro
  • pranzo adulti 15 euro
  • pranzo bambini 10 euro

Per informazioni e prenotazioni:

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2015
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/iniziati-i-lavori-per-la-realizzazione-della-panetteriaIniziati i lavori per la realizzazione della panetteria

L'impresa di Garba è all'opera da alcuni giorni per portare avanti il cantiere che porterà alla realizzazione della boulangerie al servizio della Casa Famiglia di Fada N'Gourma.

Dalle foto che ci sono state inviate è possibile vedere che la struttura muraria della panetteria è completata. A breve verrà eseguito il getto del massetto che accoglierà il pavimento ed a seguire la posa in opera della lastra del solaio.

Per quanto riguarda il locale in cui verranno ubicati i servizi igienici e le docce è stata completata la fossa settica e a breve inizieranno le opere murarie.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/iniziati-i-lavori-per-la-realizzazione-della-panetteria
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/musica-in-famiglia-raccolti-oltre-2000-euroMusica in famiglia, raccolti oltre 2000 euro

Giovedì 12 Marzo 2015 presso l’Auditorium di SienAmbiente si è svolto lo spettacolo Musica in Famiglia organizzato da Gabnichi Onlus in collaborazione e grazie alla partecipazione dell'Associazione Amici per Musica.

Così parla Simona Bruni, una delle insegnanti della scuola: “Gli amici per la Musica uniti ancora una volta per fare del bene. Dopo il loro musical che é stato rappresentato ai Rozzi il 19, 20 e 21 gennaio un'altra bella iniziativa stavolta a favore di Gabnichi Onlus. Il titolo era "Musica in famiglia" proprio perché questa volta il coinvolgimento non era solo dei componenti degli Amici per la Musica ma anche dei loro familiari che si sono prestati "al gioco" suonando e cantando insieme. Simona Bruni e Marco Antinarelli gli insegnanti che hanno organizzato la serata che si è dimostrata un bel successo sia a livello di pubblico che a livello di atmosfera generale che ha ancora una volta messo in primo piano la disponibilità di tutti e soprattutto il buon cuore . Vi aspettiamo il 29 e 30 maggio di nuovo a teatro per le repliche del musical stavolta a favore del Piccolo Principe e dell'Associazione Italiana SLA.”

Prima dello spettacolo, è stato allestito un ricco buffet con prodotti offerti da vari esercenti di Siena e Provincia.

Sono pervenute in totale 151 persone, tra cui molti bambini. La serata è stata molto piacevole per tutti soprattutto per il divertente e coinvolgente spettacolo messo in piedi dall’associazione “Amici per la Musica”.
Abbiamo raccolto circa 2.130 € che serviranno a sostenere i progetti che Gabnichi ONLUS sviluppa e segue in Burkina Faso e in Tanzania.

Durante la serata sono stati venduti anche i biglietti della Lotteria della Solidarietà la cui estrazione sarà il 18 Aprile 2015.
Tutta la serata si è resa possibile grazie alla collaborazione di Sienambiente, che si ringrazia per l’ospitalità.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/musica-in-famiglia-raccolti-oltre-2000-euro
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/classe-2015Classe 2015

Quest’anno sembra di avere un’annata da ricordare all’asilo di Mkoka. I bambini sono 50, come al solito tutti fantastici. Abbiamo personalità illustri: il figlio di uno dei capi villaggio, la figlia di un poliziotto, il figlio di un dottore e il figlio del mugnaio. Tutti gli altri sono figli di contadini. In questo paese non è importante essere figlio di ricchi o di poveri, tutti i bambini sono uguali e trattati nello stesso modo, non esiste classismo. Però grazie a queste personalità “illustri” ogni mattina arrivano all’asilo tre moto cariche di tre bambini a testa che, a musica spianata, portano i bambini a scuola.

Come ogni anno, tra 50 bambini, ne ritrovi alcuni piuttosto buffi, alcuni testardi, altri troppo magrolini e malaticci, e alcuni con le predisposizioni così accentuate per le quali ti ritrovi a sognare sul loro futuro.
Ogni tanto penso a Messi che da grande diventerà una celebrità del ballo riconosciuta a livello internazionale; a Baraca e al suo occhietto furbo, dove ci vedi quel guizzo di genio per il quale da grande se lo vorrà, sai già che raggiungerà ogni traguardo che si prefigge e magari il traguardo sarà salvare il suo paese dalla povertà, chissà!

Abbiamo Amina, la bambina abbandonata da neonata sulla porta di casa di due coniugi che l’hanno amata e allevata come fosse la loro figlia. Non sappiamo di che tribù sia, ma di sicuro ha gli occhi più belli e dolci di questo mondo.
C’è Sansoni, che non vuole mai mangiare, e ogni giorno devi supplicarlo come fosse un favore personale. Sostiene di non aver fame, in realtà è diffidente e solitario, vuole sempre giocare da solo.
E poi c’è il terremoto di Mkoka: Anita. Sembra la donna rivoluzionaria di un libro dell’Allende.
Una donna di 4 anni. 90 centimetri di altezza, il viso da monella, gli occhi da furba e l’atteggiamento da boss della mafia.  Arriva all’asilo un’ora prima che apriamo e di solito mi urla qualcosa dalla finestra. Quando si alza per uscire dalla classe non chiede il permesso, si limita a dire alla maestra “torno subito!”. Entra in cucina quando stiamo preparando da mangiare per chiedere: “che si mangia oggi?” come se fosse al ristorante, e, cosa molto importante lei NON scrive.  Anita è nella classe dei piccoli, dove si insegna ai bambini a tenere la matita in mano e pian piano si insegnano i numeri, le vocali ecc. Ma lei no.  Non scrive. Non vuole neanche il quaderno.

L’altro giorno ho provato a parlarle, con le buone le  ho chiesto il motivo e mi ha risposto, con un po’ di vergogna “Anna, io non scrivo perché non so scrivere. Loro pensano che non voglio farlo, ma è proprio che non ci riesco!”. Ho riso e le ho spiegato che alla sua età nessuno sa scrivere, è normale, si va a scuola per imparare. 

La verità è che adoro i nostri bambini, sono speciali, tutti. Quando arrivano all’asilo i primi giorni piangono perché hanno paura dei bianchi, ma dopo poco si abituano e sembra non vedano più la differenza del colore della pelle.
È fantastico poter capire i loro discorsi, sentiti dai grandi e ripetuti ai loro coetanei all’ingresso di scuola. Qui li chiamano “stori ya mtaani”, le storie di quartiere, ovvero quello che succede nella loro zona. “Sai che tizio ha comprato due capre?” o cose del tipo “quest’anno  tal’altro ha piantato noccioline, dicono il prezzo sia salito molto!”. Discorsi che in bocca a bambini di quattro anni suonano davvero buffi.

Ora tutti aspettano di avere la divisa scolastica. L’anno scorso quando abbiamo fatto cucire le divise, le bambine la mattina si rifiutavano di mettersi una maglia per il freddo per non coprire la divisa scolastica nuova. Sono vanitosi e orgogliosi di essere non più bambini, ma studenti.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/classe-2015
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/lotteria-della-solidarieta-2015Lotteria della Solidarietà 2015 - sesta edizione

Per motivi organizzativi l'estrazione della Lotteria è stata posticipata al 10 Maggio, in occasione dell'evento IN BICI PER L'AFRICA

In occasione del decennale dalla fondazione di Gabnichi ONLUS, viene riproposta l’iniziativa di beneficienza che maggiormente ha riscosso consensi e soprattutto ha consentito di realizzare diverse strutture nei paesi in via di sviluppo grazie alle somme di denaro raccolte.

La sesta edizione della “Lotteria della Solidarietà” sarà un evento non più collegato a Sport for Africa, tradizionale kermesse durante la quale venivano estratti i biglietti vincenti e messi in palio altri “cimeli” sportivi.

I biglietti potranno essere acquistati presso la sede dell’associazione o da uno dei volontari al costo di 2,50 euro a tagliando. Primo premio un weekend ad Istanbul!

La "Lotteria della solidarietà" vedrà, come sempre, assegnare per estrazione numerosi premi messi a disposizione da atleti, Società sportive ed Aziende private. Per l’elenco completo dei premi clicca qui.

L’evento sarà realizzato in collaborazione con altre associazioni no-profit del territorio senese che hanno sposato le finalità dell’iniziativa decidendo di contribuire direttamente alla riuscita.

L’estrazione finale si svolgerà il 18 aprile (tutti i dettagli saranno comunicati successivamente) e sarà l’occasione per poter conoscere più da vicino Gabnichi e le altre associazioni che collaborano all’iniziativa (link alla pagina delle associazioni).

I proventi raccolti grazie alla “Lotteria della Solidarietà” verranno utilizzati nei progetti che Gabnichi ONLUS segue in Burkina Faso e Tanzania e verranno equamente distribuiti con le altre associazioni del territorio che collaborano all’iniziativa.

Nelle passate edizioni sono stati tanti e prestigiosi i campioni sportivi che hanno partecipato alle serate di beneficienza e dato un contributo concreto alla loro riuscita: Bernardo Corradi, Alessandro Nannini, Carlo Recalcati, Matteo Trefoloni, Kristian Ghedina, Filippo Magnini, Paolo Brosio ed Aceto.

ASSOCIAZIONI

PREMI

PRIMO PREMIO WEEK END AD ISTANBUL
Volo da Roma o Bologna, 4gg – 3 notti in hotel 4 stelle con trattamento Bed and breakfast

  • 1 cellulare Motorola
  • 1 aperitivo, buono degustazione per due persone comprensivo di due calici di Chianti e un tagliere di salumi e pecorino presso L'osteria il Bargello (SI)
  • 1 cena per 2 persone alla Bottega di Lornano
  • 1 torcia multifunzione
  • 3 palloni Macron
  • 1 pallone Puma
  • 10 maglie calcio Marcon grigio
  • 4 maglie Macron nero-fucsia
  • 4 completi Macron grigio-nero
  • 2 maglie Asics
  • 2 canottiere Macron
  • 1 accappatoio Umbro
  • 2 cappellini + occhiali da sole
  • Occhiali da sole vari modelli e colori
  • Libri "Attraverso l'obiettivo"
  • Libri "Vivere da campioni"
  • Quaderni del progetto "un quaderno per Kongwa" in collaborazione con le contrade di Siena

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/lotteria-della-solidarieta-2015
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/musica-in-famigliaMusica in FamigliaDalle 20.00 apertura buffet ed a seguire spettacolo Musica in Famiglia presso l'Auditorium SienAmbiente in Via Simone Martini, 57 a Siena.

L'associazione Amici per la Musica in collaborazione con Gabnichi organizza una serata musicale in cui gli allievi si esibiranno con parenti e Amici.

All'interno della serata, in collaborazione con altre associazioni del territorio, Gabnichi proporrà la Lotteria della Solidarietà, partecipando alla quale si potranno vincere numerosi premi tra cui un viaggio ad Istanbul.

Il ricavato servirà a sostenere i progetti che Gabnichi ONLUS sviluppa e segue nei paesi in via di sviluppo ed a perseguire gli obbiettivi delle altre associazioni aderenti all'iniziativa. Aiutaci ad aiutare... partecipa anche tu alla lotteria!

Puoi acquistare i biglietti per il buffet e lo spettacolo al costo di 15 euro a partire dal 3 marzo o ricevere maggiori informazioni contattando:
- telefono: 349.4684525
- email: info@gabnichi.org
- facebook: Musica in Famiglia

Evento realizzato grazie alla collaborazione e partecipazione dell'Associazione Amici per Musica e SienAmbiente.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/musica-in-famiglia
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibar-parte-secondaInsegnare inglese a Zanzibar (parte seconda)

Eccoci qua di ritorno da questa fantastica esperienza. Per 6 settimane da Agosto a Settembre 2014 io ed Anna siamo state ‘Teacher Daria’ e ‘Teacher Anna’ per circa 70 ragazzi di età compresa fra i 14 e i 16 anni della scuola media di Uroa, un piccolo villaggio di pescatori sulla costa orientale dell’isola di Zanzibar.

Il programma d’insegnamento che abbiamo seguito è stato quello ministeriale con l’aggiunta di tutto il materiale che abbiamo potuto portare dall’Italia. Un ringraziamento particolare agli insegnanti e agli studenti dell’ I.T.C.G. S.Bandini di Siena che hanno gentilmente offerto tanto materiale didattico (libri, penne, quaderni) oltre che vestiti, zaini e scarpe per la scuola e la comunità di Uroa.

La scuola di Uroa è una semplice struttura in muratura sulla spiaggia, senza porte e finestre con vecchi banchi di legno. All’esterno un grande piazzale con un enorme albero dove spesso e volentieri ci sedevamo a leggere e parlare con i ragazzi confrontandoci sulle nostre diverse culture e tradizioni.

Alloggiavamo in un grazioso B&B sulla spiaggia poco distante dalla scuola. Ogni mattina, il tragitto per raggiungere la scuola si svolgeva camminando sulla spiaggia guardando quel meraviglioso mare cristallino accompagnate da gruppi di bambini che ci tenevano per mano mentre le barche di pescatori rientravano cariche di pesci.

Insegnare l’inglese (e non solo quello) a questi ragazzi è stata una delle esperienze piu’ belle della nostra vita. Ma cosa ancora piu’ bella è stato entrare a contatto con la gente del posto, con la loro cultura, le loro tradizioni e sentirsi accettate.  Si’ abbiamo insegnato l’Inglese, affrontando non poche difficoltà, abbiamo aiutato i ragazzi a sostenere l’esame ma tutto questo sembra una goccia nel mare in confronto a quanto questa gente abbia insegnato a noi. Dopo un’esperienza del genere cambiano le prospettive, cambiano le priorità, vedi il mondo e la gente con occhi diversi….in altre parole, ti senti una persona migliore e ti rendi conto che in un contesto cosi’ diverso da quello in cui siamo abituati a vivere di solito,  siamo in grado di tirar fuori il meglio di noi e contribuire anche con un semplice gesto alla felicità di qualcuno.  

Ci piacerebbe molto che questa esperienza potesse diventare la prima di una lunga serie anche per altre persone che, come noi, hanno voglia e possibilità di dare e aiutare la scuola e gli studenti di Uroa, non solo con l’insegnamento dell’Inglese. L’insegnamento dell’Inglese è stato solo un primo esempio ma volendo, chiunque potrebbe contribuire offrendo quello che piu’ sa fare….perchè qualsiasi cosa sia, è sicuramente molto di piu’ di quando abbiano o sappiano fare loro.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibar-parte-seconda
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/la-boulangerieLa boulangerie

Come ipotizzato nel progetto della Casa Famiglia realizzata a Fada N’Gourma dalla nostra associazione in collaborazione con il Movimento Shalom, il nostro scopo iniziale era quello di dotare la struttura di attività produttive che potessero coprire le spese di gestione del centro di accoglienza stesso e creare posti di lavoro.

Da questo proposito nasce il progetto della “boulangerie” a Fada N’gourma. A fine gennaio  inizieranno i lavori per la realizzazione di due locali: il primo adibito a laboratorio ed il secondo alla vendita al dettaglio dei prodotti da forno.

Dall’Italia è prevista la collaborazione del Panificio Senese che darà una mano nel reperire un’impastatrice ed un forno oltre a mettere a disposizione il proprio know-how e conoscenze nell’arte della panificazione.

L’attività verrà gestita dalle suore dell’Immacolata Concezione che operano presso la Casa Famiglia in modo da poter supportare le spese quotidiane della struttura: stipendi dei lavoratori (cuoche, lavandaie, nutrici, etc), fabbisogno di medicine e cure mediche, cibo e quant’altro necessario per rendere il centro autonomo dal punto di vista della sostenibilità economica.

Scarica il progetto in formato pdf

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/la-boulangerie
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibarInsegnare inglese a Zanzibar

Io ed Anna siamo state a Zanzibar per una settimana a Febbraio 2014 e li siamo state avvicinate da una giovane maestra di un piccolo villaggio della costa orientale dell’isola mentre giocavamo per strada con i bimbi.

Abbiamo fatto conoscenza e ci ha portate a visitare la scuola dove insegna, abbiamo conosciuto i bimbi e ci ha spiegato (in un inglese molto buono per il posto) dell’esame di stato che i ragazzi devono sostenere per passare da primary school a secondary school e che purtroppo sono a corto di insegnanti. Prima di salutarci ci ha chiesto teneramente: perché non tornate voi ad insegnare Inglese ai nostri ragazzi?

Io e Anna ci siamo guardate con la consapevolezza di chi sapeva già che quell’idea l’aveva già avuta molto prima di quando la maestra ponesse la domanda…già al momento in cui siamo entrate in quella scuola, il desiderio di fare qualcosa di concreto per quei bambini era già chiaramente scolpito dentro di noi.

Tornate in Italia siamo rimaste in contatto con la maestra e ci siamo fatte dire di più sul come poter rendere possibile la cosa.

Prima di tutto abbiamo dovuto fare richiesta formale al Ministero dell’Educazione di Zanzibar fornendo i nostri dati e presentando lo scopo della nostra prossima visita e finalmente, dopo vari solleciti, l’approvazione per procedere con il progetto dell’insegnamento della lingua Inglese fra Agosto e Settembre di quest’anno è arrivata!

I bambini saranno circa 70 con un’età sugli 11-12 anni. Il programma da seguire sarà quello ministeriale con l’aggiunta di tutto il materiale e conoscenza extra che potremo fornire. Allora via a raccogliere libri di grammatica, letture per ragazzi, esercizi…
Abbiamo anche avuto accesso alla copia dell’esame di inglese che i ragazzi hanno sostenuto lo scorso anno. Questo è stato utilissimo per capire il livello di inglese richiesto e per procurarci materiale in linea con quello che saremmo andate ad insegnare.

E quindi a questo punto che si fa? A questo punto si parteeeeee…cariche di tanta volontà e spirito di iniziativa!

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/insegnare-inglese-a-zanzibar
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-nuovo-pozzo-a-pikiekoUn nuovo pozzo a Pikieko

Condividiamo con voi alcune immagini dei lavori per la realizzazione di un pozzo nell'area di Pikieko che abbiamo appena ricevuto dal Burkina Faso.

Per Gabnichi è sempre stato importante cercare di dotare i vari villaggi di un pozzo dal quale ogni famiglia possa attingere 10/15 litri d’acqua al giorno per far fronte alle minime necessità alimentari ed igieniche.

Inoltre procedono i lavori per la costruzione di una nuova classe della scuola di Pikieko che andrà ad aggiungersi a quella realizzata a dicembre 2013. Queste due nuove classi sono distaccate dal primo vecchio complesso che soffre il degrado del tempo e che ha già subito il crollo di una classe. E' già stata prevista la realizzazione di una terza nuova classe che andrà così a completare il lavoro di sostituzione delle tre classi appartenenti al vecchio complesso scolastico.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-nuovo-pozzo-a-pikieko
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/altro-grande-successo-per-un-quaderno-per-kongwaAltro grande successo per “Un quaderno per Kongwa”

Tantissime persone, per la maggior parte bambini, hanno affollato sabato 24 maggio il Mercatino rionale di Porta Camollia, a Siena, per visitare la mostra allestita per la terza edizione dell’iniziativa “Un quaderno per Kongwa”, promossa dalla Onlus Gabnichi per sostenere l'orfanotrofio di Fada N’Gourma in Burkina Faso e l'asilo di Mkoka in Tanzania. I quaderni messi in vendita a scopo benefico - realizzati con alcuni dei disegni scaturiti dalla fantasia e dall’immaginazione dei tanti bambini delle contrade che hanno partecipato al progetto didattico e culturale - sono andati a ruba, a conferma dell’originalità dell’iniziativa e della sensibilità dei tantissimi senesi che hanno scelto di partecipare e sostenere l’associazione nel suo impegno verso l’istruzione dei piccoli studenti africani.

All’interno della mostra ha riscosso tantissimo successo il banco allestito a sostegno del progetto “Fatti a mano”, che promuove, attraverso la vendita di piccole manifatture tessili quali borse, porta pc, borselli, abbigliamento creati con i “kitenge” (le tradizionali stoffe colorate africane), lo sviluppo della scuola di cucito di Ipala in Tanzania.

"L’iniziativa ha riscosso entusiasmo tale da coinvolgere i gruppi piccoli delle contrade durante i giorni delle prossime due carriere in modo da veicolare il progetto di Un quaderno per Kongwa anche durante la stagione estiva – sottolinea Lisa Petri di Gabnichi.  Ai bambini ed al loro contagioso entusiasmo, va il mio caloroso ringraziamento a nome dell’associazione. Ringraziamento che estendo ai rappresentanti di tutte le contrade ed alle persone che sabato ci sono venute a trovare scegliendo di sostenere i nostri progetti per l’Africa. Con queste premesse “Un quaderno per Kongwa” può ambire a diventare un appuntamento fisso per approfondire e stringere un legame sempre più profondo tra realtà scolastiche così distanti”.

Alla terza edizione dell’iniziativa, promossa dalla Onlus Gabnichi con il patrocinio di Comune e la collaborazione dell’Associazione Gioco le Nuvole, hanno partecipato le contrade:

  • Nobile Contrada dell’Aquila
  • Contrada della Chiocciola
  • Contrada del Drago
  • Contrada Sovrana dell’Istrice
  • Contrada del Leocorno
  • Contrada della Lupa
  • Nobile Contrada del Nicchio
  • Nobile Contrada dell’Oca
  • Contrada Capitana dell’Onda
  • Contrada della Pantera
  • Contrada della Selva
  • Contrada della Tartuca
  • Contrada della Torre
  • Contrada di Valdimontone

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/altro-grande-successo-per-un-quaderno-per-kongwa
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-quaderno-per-kongwa-2014Un Quaderno per Kongwa - III Edizione

Si svolgerà sabato 24 maggio a partire dalle 17.00 presso il Mercatino Rionale di Porta Camollia la terza edizione di "Un quaderno per Kongwa" alla presenza Contrade di Siena che hanno aderito all'iniziativa.

Il progetto “Un quaderno per Kongwa” è nato per stimolare la reciproca conoscenza, la solidarietà e l’amicizia tra bambini provenienti da mondi lontanissimi, semplicemente chiedendo loro di disegnare la scuola vista attraverso i loro occhi. Se i piccoli contradaioli hanno risposto con gioia all’iniziativa, mostreranno ancor più entusiasmo quando, accompagnati da amici e genitori, vedranno le loro creazioni stampate sulle copertine dei quaderni.

Acquistando un quaderno, sostieni le strutture Gabnichi presenti in Burkina Faso e Tanzania. Per regalare o regalarvi “Un quaderno per Kongwa”, è possibile contattare Gabnichi scrivendo una e-mail a info@gabnichi.org o chiamare il numero 0577.217992. Con una piccola offerta libera, si potrà aiutare Gabnichi a sostenere l’orfanotrofio di Fada N’Gourma (Burkina Faso) e la scuola per l’infanzia di Mkoka (Tanzania).

Si ringrazia per la partecipazione al progetto “Un quaderno per Kongwa” le contrade:

  • Nobile Contrada dell’Aquila
  • Contrada della Chiocciola
  • Contrada del Drago
  • Contrada Sovrana dell’Istrice
  • Contrada del Leocorno
  • Contrada della Lupa
  • Nobile Contrada del Nicchio
  • Nobile Contrada dell’Oca
  • Contrada Capitana dell’Onda
  • Contrada della Pantera
  • Contrada della Selva
  • Contrada della Tartuca
  • Contrada della Torre
  • Contrada di Valdimontone

Progetto grafico Milc

Partecipa all'evento su Facebook

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-quaderno-per-kongwa-2014
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2014In bici per l'Africa 2014

L’appuntamento con la seconda tappa del MTB Tour Terre di Siena, circuito di 5 escursioni cicloturistiche in MTB,  è previsto per sabato 10 maggio a Ponte a Tressa. Dopo il successo del primo raduno sono attesi molti bikers all’iniziativa che si terrà in Valdarbia, su un percorso molto panoramico sulle strade delle crete senesi.

L’evento ha un’importante valore legato alla solidarietà. Si pedalerà infatti per sostenere i progetti di Gabnichi, una Onlus nata con l’obiettivo di offrire sostegno alle popolazioni in via di sviluppo, in modo da raccogliere fondi per le strutture di accoglienza che sono state realizzate in uno dei paesi più poveri dell’Africa, il Burkina Faso. 

Qualche mese fa, quando iniziò a prendere forma l’idea di questo piccolo circuito di pedalate insieme alle società a noi vicine - Tuscany Go, La Crevole Sorba Bike e Orso on Bike - la Ciclistica Valdarbia si è adoperata per coniugare un evento di questo tipo, in cui si pedala in libertà alla scoperta del territorio, si coglie l’occasione per rafforzare i legami con le società  vicine, si conoscono nuove persone,  ad altri valori ancora più importanti che un’associazione di persone è in grado di esprimere, primo fra tutti la solidarietà verso coloro che hanno bisogno di aiuto.

I contatti e l’amicizia con Morando Mazzini, uno dei fondatori di Gabnichi, hanno fatto sì che si riuscisse a collaborare insieme per far riuscire al meglio la manifestazione.  Tutti i progetti di Gabnichi sono stati ideati, realizzati e tuttora seguiti con scrupolo ed attenzione, affinché niente di quanto è stato fatto nel tempo vada perso: una casa famiglia che oggi ospita molti bambini orfani, gestita con cura e determinazione da alcune Suore, una scuola, alcuni pozzi e lavori di sistemazione delle acque per favorire lo sviluppo dell’agricoltura, tanti progetti reali che stanno concretamente aiutando queste popolazioni a superare la loro precaria condizione di vita.

Questa bella pedalata, “In bici per l’Africa”, è un invito rivolto a tutti i bikers, compresi quelli che magari prendono la bici saltuariamente, per sostenere con un gesto concreto di solidarietà il progetto Gabnichi,  ben consapevoli che le ancorché limitate risorse raccolte verranno ben indirizzate.
La pedalata è aperta a tutti, ci sarà una gimkana per bambini, un percorso breve e facile per tutti ed un percorso lungo di 35 km, un pochino più impegnativo, aperto ai tesserati cicloturisti e/o cicloamatori. L’incasso sarà interamente devoluto all’associazione Gabnichi. Quota d’iscrizione per la pedalata 5 euro.
Ritrovo alle 15 agli impianti sportivi di Tressa. Partenza ore 16. Docce e ristoro a fine giro.

A seguire, alle ore 20, la cena di solidarietà nei locali della Cooperativa di Tressa con l’estrazione di alcuni premi tra i partecipanti alla pedalata.  Vi attendiamo numerosi!

Trovate l'evento anche su Facebook In bici per l’Africa

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-l-africa-2014
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/report-dall-asilo-di-mkokaReport dall'asilo di Mkoka

Abbiamo più di 50 bambini all’asilo di Mkoka, e quando sono arrivata erano solo 23. È un bel traguardo e i bambini aumentano ogni giorno.
All’inizio non è stato semplice: una delle classi era diventata la rimessa del granturco con all’interno più di cento sacchi di mais; abbiamo ripulito tutto e allestito una stanza per i giochi dove una volta alla settimana guardiamo un cartone animato.

Abbiamo avviato il nuovo progetto nutrizionale con le pappe prodotte dalla cooperativa di Kongwa fondata dall’Università della pace di Cuneo; abbiamo assunto Mama Sabina, una cuoca che si occupa anche di fare tutti i giorni le pulizie all’intera struttura.

Abbiamo fatto cucire delle nuove divise scolastiche e fatto un nuovo orario delle lezioni, seguendo il piano di istruzione governativo. Insegniamo ginnastica, matematica, scienze, norme igieniche, lingua swahili e inglese. I bambini si sentono studenti a tutti gli effetti e ora iniziano a mostrare i frutti degli insegnamenti di questi primi mesi di lezione.

Lo so che non bisogna mai avere dei preferiti, sono tutti stupendi, ma Tomaso e Jaklin li ho nel cuore più di tutti. Ricordo il giorno che una signora ce li ha portati, impolverati e senza scarpe, terrorizzati dalle maestre e dalla ragazza bianca che faceva loro troppe domande.
“Nostro padre è al manicomio, nostra madre è a casa a letto per la tubercolosi. Viviamo a casa della nonna che va a zappare tutti i giorni, e noi giochiamo per strada”.

Sono due bambini di strada, ma non nel senso brutto del temine; perché in Africa i figli di nessuno diventano i figli di tutti, figli della strada nella quale vivono, figli delle persone che per strada li incontrano, figli dei vicini che di loro si occupano.

Il primo giorno hanno mangiato quattro volte la porzione normale di Uji, e io e le maestre siamo rimaste sbalordite dalla loro fame. Ora sono diventati i cocchi della scuola, qualcuno ha regalato loro delle scarpe che ormai al figlio non andavano più, qualcuno dei vestiti, qualcuno un sapone, e ora arrivano a scuola puliti e con la loro nuova divisa, lavata stirata da non so chi.

Tomaso ogni giorno alla ricreazione viene in cucina per mostrare a me e Mama Sabina cosa ha imparato “vedi Dada Anna, oggi ho scritto ba be bi bo bu! “. La nonna è venuta a ringraziarci, ha visto i loro quaderni, ma non sa leggere.

L’entusiasmo dei bambini nel raccontare cosa fanno a scuola è bellissimo: è venuto a farci visita il responsabile dell’istruzione della zona, e mi ha detto “ho saputo che hai fatto vedere ai bambini il film di un bambino che è cresciuto nel bosco allevato dagli animali!”, uno dei nostri studenti gli aveva raccontato tutta la storia del libro della giungla.

Passando per il mercato, un signore mi ha detto che Tomaso ha raccontato della nostra stanza dei giochi, dove ci sono le bambole, le macchinette e i birilli. Tutti conoscono i nostri due studenti modello, che non hanno mai fatto un’assenza e che arrivano a scuola di corsa la mattina.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/report-dall-asilo-di-mkoka
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/appunti-di-viaggio-burkina-faso-13-23-marzo-2014Appunti di viaggio - Burkina Faso 13-23 marzo 2014

Partecipanti

Agnese, Alice, Asmara, Elena, Eleonora, Maria Chiara, Morando, Paolo, Virginia.

Scopo del viaggio

  • Verificare la realizzazione di alcune opere commissionate a Pikieko e la corretta chiusura dei lavori alla casa famiglia di Fada N’Gurma
  • Verificare lo stato di manutenzione delle strutture e il corretto impiego da parte degli utilizzatori
  • Elaborare un piano di Start up e sostenibilità economica per la casa Famiglia di Fada.
  • Consolidare e sviluppare i rapporti di collaborazione e di amicizia con gli utilizzatori delle strutture.

Luoghi visitati

  • Ospizio delle donne abbandonate a Ouagadougou gestito da Frate Vincenzo
  • Pikieko  2 giorni
    • La scuola, costruzione della nuova aula
    • La nuova scuola dei Pell
    • Edificio polifunzionale
    • Barrage
    • Orti della cooperativa Desert Vert
  • Casa famiglia di Fada N’Gurma 3 giorni
    • Verifica della chiusura dei lavori con il costruttore
    • Condivisione di momenti di vita all’interno della struttura con i bambini ospiti
  • Tiebele piccolo centro al confine con il Ghana un tempo capitale dei Gourounsi
  • Scuola materna nel quartiere di Djicofé a Ouagadougou realizzata dalla onlus Nasara
  • Mensa scuolastica di Tampoui a Ouagadougou presso le suore Sic gestita da Suor Sabine.

Richiesta interventi

A Pikieko una delegazione di paesani chiede la realizzazione di un pozzo in una zona sprovvista di acqua potabile.

A Fada Suor Onorine chiede un contributo temporaneo di start up per la gestione della struttura che ospita 40 bambini, contemporaneamente vengono individuati dei progetti di sviluppo economico con l’obiettivo di rendere la struttura autonoma e autosufficiente economicamente. 

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/appunti-di-viaggio-burkina-faso-13-23-marzo-2014
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/cartolina-da-pikiekoCartolina da PikiekoIn questi giorni una rappresentativa della nostra associazione è presente in Burkina Faso. Ecco un paio di scatti ricevuti direttamente da Pikieko nelle ultime ore: un gruppo di circa 240 bambini in festa, alunni delle 5 classi della scuola realizzata nel 2006, hanno accolto i nostri nove volontari. Condividiamo con voi la gioia di questi momenti attraverso il sorriso dei bambini di Pikieko.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/cartolina-da-pikieko
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/safari-njema-baba-egidioSafari njema baba Egidio

Nel pomeriggio di oggi, all'età di 81 anni, si è spento a Dodoma (Tanzania) padre Egidio, missionario ed amico di Gabnichi.

Esempio di vita e riferimento per tantissimi africani, si trovava in Tanzania dal 1963.

Era il responsabile della missione di Mkoka sede del primo progetto di Gabnichi - asilo "Nazareth" - dopo tanti anni passati in giro per il paese africano a supporto delle varie comunità locali.

La sua instancabile voglia di fare e di lavorare ha sempre contagiato le tantissime persone che ha incontrato nel corso degli anni, rendendole consapevoli che il lavoro di tutti i giorni e la caparbietà premiano e portano sempre i loro frutti.

Sempre pronto a regalare un sorriso a chiunque incontrasse, era famoso per i suoi aneddoti di ogni genere che ti strappavano un sorriso e ti permettevano di cogliere la sua bontà d'animo e il suo irrefrenabile spirito di aiutare il prossimo.

Da parte nostra un sentito ringraziamento per tutto quanto ha fatto a supporto dei progetti dell'associazione e per averci trasmesso tanta passione e dedizione che ci ripromettiamo di portare avanti con il suo proverbiale entusiasmo.

Safari njema Chausiku!

Potete leggere l'intervista che abbiamo pubblicato nel 2011 cliccando qui

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/safari-njema-baba-egidio
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/fatti-a-manoFatti a mano

Nella regione di Dodoma, in Tanzania, vi è una situazione di estrema povertà e disoccupazione, che investe soprattutto le donne.

E' per questo motivo che nel corso degli anni la diocesi si è impegnata nell'apertura di numerose scuole di formazione femminile, una delle quali ospita un corso di cucito della durata di due anni, tenuto all'interno della scuola secondaria di Ipala. Il corso è mirato a formare le ragazze di età compresa tra i 14 e i 35 anni, insegnando loro un mestiere che possa garantire un futuro alternativo alla vita contadina.

Tuttavia, una volta terminati gli studi, reperire i fondi necessari per intraprendere una piccola attività risulta impossibile per le studentesse, che non possono quindi fare frutto di quanto imparato.

Per questo motivo l'associazione Gabnichi ONLUS propone il progetto “Fatti a mano”.

PRESENTAZIONE

Il progetto consiste nella creazione di piccole manifatture tessili, quali borse, porta pc, borselli, abbigliamento e tanto altro, creato con i “kitenge” le tradizionali stoffe colorate africane. Le studentesse produrranno i capi durante il loro percorso di studi, acquisendo così nuove competenze per la realizzazione di prodotti di sartoria alternativi a quelli convenzionali. Acquistare un prodotto “Fatto a Mano” significa quindi non solo dare una possibilità alle ragazze coinvolte nel progetto di costruire il proprio futuro ma conoscere la realtà dell'artigianato locale tramite l'alta sartoria; tutti i prodotti risulteranno essere infatti pezzi unici pensati e cuciti appositamente per te.

FINALITA'

I ricavati del progetto saranno poi destinati ad un fondo per l'acquisto di macchine da cucire, tessuti e materiali vari da mettere a disposizione delle studentesse, che, una volta terminato il loro ciclo di studi, potranno così affacciarsi immediatamente al mondo del lavoro.

CREAZIONI

Nella scuola di Ipala alle studentesse viene insegnato a cucire principalmente i modelli che fanno parte della propria tradizione. Il progetto “Fatti a mano” intende invece creare un ponte tra due culture completamente diverse; verranno pertanto mantenute le idee delle ragazze e i motivi dei tessuti locali, ma rivisti in chiave occidentale così da poter integrare due realtà apparentemente lontane ma più vicine di quanto crediamo.

Tutti i manufatti sono in questo momento in Tanzania, in fase di produzione e presto saranno disponibili in Italia per poter essere acquistati.

Tra le realizzazioni potrete trovare:

ABBIGLIAMENTO:

  • pantaloni cavallo basso
  • gonne lunghe
  • borse a tracolla
  • shopper

ACCESSORI:

  • porta trucchi
  • astucci
  • porta pc/tablet
  • tovagliette da colazione con tasca
  • presine da forno

Nella gallery è possibile vedere come le ragazze hanno interpretato e fatto propri i nostri consigli e suggerimenti:

Per qualsiasi domanda o ulteriori informazioni non esitate a contattarci!

  • Benedetta : (+39) 338 5816746
  • Chiara: (+39) 338 6225024
  • Sara: (+39) 333 4227574
Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/fatti-a-mano
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/visita-in-burkina-faso-marzo-2014Visita in Burkina Faso

Nel mese di marzo una rappresentativa di volontari di Gabnichi si recherà in Burkina per verificare la corretta realizzazione della prima parte del progetto di costruzione di una casa famiglia a Fada 'Ngurma. Durante la visita ci sarà l'opportunità di trascorrere alcuni giorni presso la struttura per fare la conoscenza dei bambini che ci vivono, in modo da stabilire un contatto diretto e un rapporto di amicizia con i piccoli ospiti.

Date

  • partenza venerdì 14 marzo ritorno domenica 23 marzo

Partecipanti

  • ad oggi il gruppo è composto da circa 10 persone e per motivi logistici legati al territorio potranno essere accolti solo pochi altri aderenti

Visite principali

  • Casa famiglia di Fada 'Ngurma
  • Villaggio di Pikeoko dove si trovano le alte strutture realizzate da Gabnichi
  • Città di Gorom Gorom nel nord del paese al confine con il deserto per commissionare la realizzazione di un pozzo d'acqua offerto da un finanziatore anonimo

Altre visite

  • Visita a Padre Vincenzo presso ospizio delle donne
  • Cava di granito a Ouagadougou
  • Città di Tiebele terra dei Gurunzi

Il viaggio offrirà l'opportunità di incontrare persone molto speciali e fare la conoscenza di un popolo che malgrado tutto attraverso il sorriso e l'accoglienza dimostra una grande generosità. Più che un viaggio nei luoghi è un viaggio tra la gente alla rscoperta di rapporti e sentimenti.

Durante il soggiorno a Fada insieme ai bambini presenti saranno realizzati i disegni che parteciperanno alla manifestazione un quaderno per l'Africa. I disegni saranno esposti nella giornata conclusiva della manifestazione che si terrà a fine maggio a Siena.

Per qualsiasi informazione è possibile contattare:

  • Paolo            3357421467
  • Morando       3355384424

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/visita-in-burkina-faso-marzo-2014
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-lunedi-mattina-come-tantiUn lunedì mattina come tanti

Firenze, Italia. Un lunedì mattina come tanti. Sono nella mia auto, ferma nel traffico. Mi guardo intorno per distogliere l’attenzione dall’orologio che mi ricorda quanto sono in ritardo. La città è bellissima. Mi chiedo se tutti quegli automobilisti inferociti se ne stiano rendendo conto.

Alla mia destra un signore innervosito parla con l’auricolare del suo Blackberry. Mi guarda, ma in realtà non mi vede affatto. Gli rivolgo un saluto e non posso fare a meno di notare che non ricambia.

Mlali, Tanzania: rumori di donne e bambini mi svegliano dolcemente. Come ogni mattina stanno prendendo l’acqua alla fontanina dietro la guest house dove alloggiamo. Esco fuori dalla stanza per andare alla “toilette” e, mentre riempio il secchio che fungerà da sciacquone, un ragazzetto, che non avevo mai visto prima, mi saluta. Ci metto un po’ a capire che non è un semplice buongiorno; mi chiede letteralmente “come va la mattina?”, “habari za subui”. Ahi ahi, adesso viene il bello: è il momento di mettere in pratica le durissime lezioni di Swahili che la “Bossi” (Anna, così gli operai chiamano amichevolmente il loro boss) ci fa durante le pause pranzo… uno due e tre: “Nzuri sana”, ce l’ho fatta! Mai più sincera di così rispondo “Sto bene!” e forse, davvero, non sono mai stata meglio.

Questo è uno dei tanti lati belli della Tanzania: qui non esiste indifferenza. Che ci si conosca o meno ad ognuno spetta un saluto, diverso a seconda della situazione e, ahimè, della persona. Non c’è voluto molto infatti perché salutassi con un “Ehi come butta?” il medico più ansiano del villaggio.

La mattina inizia così, in questa magnifica terra, al posto di brioche e caffè si fa colazione con Chapati e banane, una grande fioriera funge da bagno, autostrade e auto lasciano il posto a kilometri di terra rossa che percorriamo a piedi per andare a lavoro. Il nostro ufficio? La Savana.

Oggi zappiamo per portare terra argillosa al cantiere che la Bossi porta avanti ogni giorno con i suoi operai. Con questa terra costruiremo mattoni. Al dormitorio ci aspettano Siary, Silvano, Canuti, Isac, Teghemea e Pedro, che interrompono il loro lavoro per salutarci, nel più caloroso dei modi. Prepariamo zappe e picconi, il furgone è carico, ma prima di partire ci fermiamo per qualche “pitcha” con i piccoli della scuola primaria. Una ventina di foto e qualche “un-due-tre-stella” dopo saltiamo tutti nel cassone e partiamo alla volta della savana.

Il viaggio mi sembra fin troppo breve, perchè per tutto il tragitto mi perdo a salutare, a destra e sinistra, grandi e piccini estremamente affascinanti da questo curioso gruppo di “musungo” (così è chiamato l’uomo bianco, poiché rappresenta “colui che viaggia”) e non solo, in tenuta da lavoro, che attraversa le loro case.

Si inizia. Zappa in mano. È la mia prima volta e le picconate sono accompagnate dalle fragorose risate degli operai e di Anna. Presto prendiamo il ritmo e alterniamo il lavoro a momenti di gioco e silenzi, in cui mi fermo ad ammirare e fotografare quel panorama del tutto nuovo e affascinante. Zappare è faticoso ma anche tanto liberatorio e quando arriva il nostro pasto, mi sembra così ricco da fare invidia al più sfarzoso dei banchetti.

Molto Ugali, un pò di riposo e tante risate per pranzo. I ragazzi ci prendono in giro per come, mangiando, ci esercitiamo a salutare nella loro lingua.

Torniamo al cantiere, sono stanca ma anche tanto divertita. Rientrando incontriamo le ragazze della scuola di cucito, che ci salutano. Una di loro, Jacinta, ci ringrazia per quello che stiamo facendo. Guardando i suoi occhi dolci nel dirmi quelle parole mi rendo conto che lei vede in noi, in Anna e nel progetto che porta avanti, il suo futuro. Ho l’impulso di abbracciarla, di spiegarle che non sono io che sto aiutando qualcuno, piuttosto è lei che con la sua accoglienza, il suo calore, l’affetto che lei come tutti al villaggio, ci dimostrano ogni giorno, sta facendo qualcosa per noi. Vorrei dirle che lei e la sua terra stanno cambiando alcuni ingranaggi dentro di me. È come se ogni giorno, l’Africa mi mettesse di fronte a tutti i capisaldi della mia vita: i miei valori, gli ideali in cui pensavo di credere, le mie priorità stanno prendendo una nuova forma, una forma che somiglia molto ad un sorriso.
Tutto questo purtroppo richiederebbe una lezione un po’ più avanzata di Swahili e io per ora sono al primo livello!!! Così, l’abbraccio forte e in quel momento sono certa che mi stia capendo.

Chai e pane per merenda, insieme alle ragazze, e prima che cali il sole siamo di nuovo sulla “via rossa” del ritorno. Lascio che le altre si allontanino un po’ e io mi fermo, mentre osservo le loro figure a contrasto con quel tramonto mozzafiato. Davanti a me si intravedono le fievoli luci del villaggio. Ho la sensazione che tutti si stiano preparando per la notte, mentre il sole sta calando dietro di loro. Immagino già Rafa e Leti intente a prepararci la cena e ad accoglierci nel loro focolare. Vedo la guest house dove i pochi ospiti riscaldano l’acqua per lavarsi. Penso al Barrakuda, l’unico bar di tutta Mlali, che inizia a popolarsi della vita notturna.

Mi guardo intorno cercando di riempire gli occhi di questo spettacolo. Respiro più profondamente che posso. Non sono mai stata così appagata.

Firenze, Italia. Lo stesso lunedì mattina. La signora dietro di me suona il clacson perché vuole che proceda. Guardo l’orologio: 20 minuti di ritardo. Ancora il clacson di altre macchine. Guardando nello specchietto vedo la signora sbraitare. Sorrido.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-lunedi-mattina-come-tanti
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/casa-gabnichi-la-nostra-sede-in-tanzaniaCasa Gabnichi

Il progetto di Casa Gabnichi si fonda sulla volontà dell'Associazione di riuscire a rendere l'Asilo di Mkoka (costruito dall'associazione nel 2005) completamente autonomo ed indipendente da alcun tipo di sostegno economico.

La nuova struttura di accoglienza, che si prevede termini nel giugno 2015 (in concomitanza con la ricorrenza del decennale dell'associazione), dovrà servire ad accogliere tutte le persone che periodicamente, e sempre più frequentemente, ci manifestano la volontà di conoscere la cruda realtà africana e la nostra attività svolta sul posto: giovani, famiglie, medici, studenti che vogliono realizzare la propria tesi con un esperienza diretta in Africa, etc...

L'accoglienza, oltre a consentire di vivere esperienze uniche e veramente intense e coinvolgenti, costituirà un modo di sostenere, oltre che la struttura di Casa Gabnichi, anche l'asilo di Mkoka grazie al ricavato proveniente dalla gestione degli ospiti.

Casa Gabnichi, oltre ad accogliere anche la sede in Tanzania dell'associazione, disporrà di una grande cucina attrezzata, di una grossa mensa, di una vasta sala destinata ad iniziative a favore del villaggio di Mkoka, di un ambulatorio medico, di un dispensario medico, di spazi esterni per i giochi e gli intrattenimenti e di una decina di monolocali per due persone dotati di bagno indipendente.

La S-VOLTA di Gabnichi

PROGETTO PER LA NUOVA SEDE. TANZANIA. MKOKA

Cooperazione non è da intendersi come la realizzazione di interventi di costruzione fini a se stessi, ma un cammino di affiancamento, con l’obbiettivo di formare personale qualificato e di fornire alle popolazioni dei paesi terzi, nei quali Gabnichi opera da anni, strutture che funzionino con la massima efficienza.

La consapevolezza che lavorare insieme faciliti il raggiungimento di tali obbiettivi, e sostenuti dalla grande risposta di volontari e studenti che ogni anno si mettono in gioco desiderosi di un’esperienza di formazione all’interno dei nostri progetti, sono le motivazioni che spronano l’associazione a scegliere di realizzare una nuova struttura, che sia sede di Gabnichi in Tanzania. Un polo di incontro tra la nostra cultura e quella locale per favorire il reciproco scambio di conoscenze e esperienze.

Il progetto si propone di realizzare a Mkoka, in un’area di circa 10 ettari concessa dal governo di villaggio, un edificio con sistema modulare che ospiterà l’ufficio dell’associazione, stanze, dormitori, servizi e spazi comuni per accogliere i volontari.

La struttura sarà composta da un sistema portante di pilastri e travi in c.a., tamponati con una muratura in mattoni di terra cruda.

Oltre alle murature di tamponamento, abbiamo scelto di realizzare anche la copertura in terra cruda, con un sistema di VOLTE nubiane, in modo tale da poter rispondere al grave problema presente in gran parte dell’Africa, sull’utilizzo delle lamiere come unica soluzione di copertura.

L’intervento infatti si pone l’obbiettivo di mostrare un sistema costruttivo efficace ed alternativo, che risolverebbe il problema del surriscaldamento degli ambienti interni, attraverso l’utilizzo delle materie prime locali, economiche e a basso impatto ambientale.

A questo spazio, se ne associa un altro di pertinenza pubblica che sarà il fulcro di contatto tra l’associazione e la popolazione locale, concepito per rispondere alle diverse esigenze che sono emerse nel villaggio.

Avrà infatti una funzione polivalente: sala conferenze per ospitare i vari meeting e seminari di informazione sanitaria che da qualche anno il governo della Tanzania promuove nei vari villaggi del paese; un luogo di riunione dove i giovani possano incontrarsi e intraprendere attività quali l’insegnamento della danza per i più piccoli; sala proiezioni per bambini, o anche solo un luogo dove ospitare le varie feste e manifestazioni nelle quali la popolazione è coinvolta.

Si è pensato perciò a una costruzione in terra cruda a pianta ovale, coperta da una struttura leggera composta da teli, incavata nel terreno con un sistema di gradinate che fungano da sedute. Questa zona è separata dalla struttura che ospiterà la sede, da una fascia di vegetazione preesistente che si è deciso di mantenere e rivalorizzare, ripensando allo spazio esterno come punto ricreativo, dotato di attrezzature ludiche e sedute

Scarica gli elaborati grafici del progetto

Scarica l'inquadramento territoriale del progetto

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/ricostruzione-aula-crollata-a-pikiekoRicostruzione aula crollata a PikiekoIl maltempo che ha colpito la regione nello scorso inverno ha causato il crollo di una delle tre classi. Si tratta di due corpi da tre classi ciascuno, con un refettorio distaccato. Trattasi della parte che era già stata realizzata nel 2006 quando abbiamo progettato di integrare e completare la scuola con l’intervento finanziato da Etruria-SMA. Adesso è stata costruita una classe distaccata dal primo vecchio complesso che soffre il degrado del tempo e, molto probabilmente, subirà nuovi crolli. Questo ci permetterà all’occorrenza di aggiungere altre classi a quella appena costruita. I lavori sono stati ultimati in ottobre 2014.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/karibu-benvenutoKaribu, “benvenuto”Kàribu, “benvenuto”. E’ la prima parola che ho imparato in Africa e la sensazione che mi ha accompagnata lungo tutto il mio viaggio. Karibu sono i sorrisi con cui si viene accolti nelle loro case, in cui la terra su cui si poggiano i piedi appare più morbida del velluto, e un piatto di polenta la cena degna di un re. Karibu è il profumo del fuoco che solletica il naso e che ti invita a rientrare in villaggio per la notte. Il sole si è appena tuffato veloce nella savana incendiando il cielo sopra il villaggio. Ora lascia spazio alle stelle: luminose e tantissime, che sembra impossibile il cielo le possa accogliere tutte, senza lasciarne scivolare nemmeno una sopra di me. Karibu è la luna che mi apre la strada e che mi guida a casa per la cena, illuminando occhi grandi e affamati, che si stringono insieme per condividere il frutto di una dura giornata di lavoro. Karibu è la mano che stringe la mia e mi accompagna lungo la “strada rossa”, che si impolvera e che allunga il suo tragitto, ma a cui non importa, perché stare insieme è la cosa più preziosa. Karibu è la risata fragorosa che scoppia di fronte ai miei buffi tentativi di imparare un po’ di swahili, a gambe incrociate in mezzo alla savana; un albero come riparo dal sole e terra brulla che si perde all’orizzonte confondendosi con il cielo. Karibu sono gli sguardi degli operai a fine giornata, stanchi, ma grati per aver noi preso parte a questo grande progetto che promette loro un futuro, e la possibilità di scegliere come costruirlo. Che garantisce un riscatto a chi la vita non ha fatto sconti e che permette di esprimere le grandi potenzialità, ancora latenti, di questo grande Paese. Karibu è il girotondo con i bimbi davanti alla scuola elementare, e i canti sull’impalcatura intonati al ritmo del martello che batte sui ferri destinati ad armare la muratura; è i passi di danza tra un cumulo di ghiaia e un sacco di cemento, attenti a non pestare i mattoni che asciugano al sole. Karibu è attraversare la savana in motocicletta, a destra i monti e a sinistra una distesa arida di terra e arbusti, ed essere accompagnati in questa corsa mozzafiato da sorrisi sorpresi e divertiti al passaggio di tanti musungu (visi bianchi). Ma quei sorrisi non sapevano che eravamo noi a essere straniti: sospesi tra la leggerezza di sentirci bene e felici, e la sorpresa che questa felicità non dipendesse da niente di “esterno”, ci eravamo ritrovate. Karibu è un braccio teso per invitarti a ballare in discoteca, un tetto di paglia sopra la testa e rattoppi di fango per tenerne su i muri. Ed è accettare l’invito e ballare con loro, consapevole che i tuoi piedi non avranno mai la stessa velocità e il tuo corpo non sarà altrettanto sensuale, e ridere nel vano tentativo di sentire il ritmo come loro per poi rassegnarsi all’idea che il sangue europeo sia davvero diverso da quello africano, Karibu è trovare davanti alla porta della mia stanza le scarpe che ogni sera lasciavo a prendere aria nel piazzale della Guest, e che, puntualmente dimenticavo. Ed è regalarle e ricevere in cambio un regalo ancora più grande: le porte aperte della “sua” casa e l’onore di conoscere la “sua” famiglia. Ho realizzato subito che quella persona mi aveva appena donato tutto ciò che aveva: i suoi affetti. E il suo gesto era stato così dolce e spontaneo da farmi sentire piccola piccola, e da portarmi a vedere che quando si dà, si sta invece ricevendo cento volte tanto. Karibu, infine, è scoprire che il verbo “avere” lì non esiste, e che esso viene sostituito con l’espressione “essere con”. Nessuna mania di possesso, solo la voglia di condividere, confondendo i miei confini con i tuoi. Karibu per me ha tanti nomi, ciascuno legato a ricordi bellissimi. Canuti, Sijari, Tegemea, Pedro, Silvano, Isaac, Rafa, Leti, Noeli, Dai. E Anna.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/karibu-benvenuto
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/i-viaggi-in-motoI viaggi in motoNe parliamo da tanto noi tre, l’Africa ci stava chiamando ma forse ancora non eravamo pronte. Poi finalmente l’incontro con Gabnichi e con Anna e la capacità che queste persone hanno avuto nel farci sentire da subito parte di un gruppo, di un insieme. Sono tornata da due mesi ormai e non c’è giorno in cui non pensi all’Africa, alle persone che ho conosciuto e a quello che ho imparato su me stessa attraverso questa splendida terra, sento che questa esperienza mi si è attaccata addosso fino a fare completamente parte di me e del mio nuovo modo di vedere le cose, mi sento cresciuta e più consapevole. Il volo è stato lungo e stancante ma pieno di attesa per il viaggio che stava per iniziare e facendo scalo in Etiopia eravamo letteralmente terrorizzate da qualsiasi zanzara ci si parasse davanti poichè il centro vaccini e tutte le persone a cui dicevamo di andare in Tanzania ci dicevano per prima cosa di stare attente alla malaria o peggio ancora alla famigerata febbre gialla. Arrivate a Dar invece, ci siamo accorte che dovevamo concentrarci su altri aspetti, in quel momento più concreti. Quell’insieme di colori, baracche, odori, persone e polvere ci ha rapito ed era fondamentale non perdere di vista Anna che ci ha accolto insieme ad Angela e Maddalena e senza la quale in questo momento saremmo ancora alla stazione dei pullman di Dar per cercare di raggiungere Mkoka... I viaggi interni e gli spostamenti su qualsiasi mezzo sono l’unica cosa che non mi manca troppo, stipati in quella sorta di veicolo guardavo fuori dal finestrino... e mentre la mia schiena sognava una liscia e morbida autostrada in asfalto nero, i miei occhi si riempivano di un paesaggio mai visto, incontaminato, selvaggio, a tratti arido a tratti verde, spesso deserto e a volte pieno di bambini. Man mano che ci avviciniamo a Mkoka iniziano a sparire gli alberi e i venditori ambulanti sulla strada e tutto ha indistintamente lo stesso colore della sabbia, sarà anche per questo che appena giunte alla missione l’ho percepita come un’oasi, un rifugio fatto di acqua, cibo ma soprattutto persone a cui chiedere una mano; il primo tra questi è ovviamente Padre Egidio che con i suoi ottanta anni, di cui sessanta passati in Africa, rimane una delle persone più energiche che abbia mai conosciuto. Ci ha accolto con le mani nere di olio di motore e con un guizzo negli occhi e una parlantina a cui non ho potuto non voler subito bene, è un padre francescano, un missionario, ma per l’amore che c’era intorno a lui e per ciò che mi ha trasmesso, posso considerarlo il mio terzo nonno. Anche i bambini ci vengono incontro, curiosi di noi e di ciò che potremo avere portato per loro, e in linea con i principi di buona educazione ci portano le valigie fino al nostro alloggio, una stanza all’interno dell’asilo. Nel pomeriggio giochiamo con loro e anche se non capiamo una parola delle nostre reciproche lingue i loro sguardi bastano a farmi stare bene. Il sole sta calando sulla missione, un sole enorme che si perde come uno spillo in un cielo infinito, che ci avvolge completamente, respiro l’aria buona e il silenzio a pieni polmoni cercando di non lasciare indietro niente, di non perdermi nessuna emozione. Non ho mai visto così tante stelle in vita mia, non tutte insieme... E’ scesa la notte e prima di dormire penso a quanto deve essere buio il villaggio in questo momento... Solo le stelle e la luna, grande almeno quanto il sole, mi permettono di vedere le mie mani... Mi sento in equilibrio con me stessa e con questa terra ancestrale in cui sono da appena venti ore e che mi sembra già di conoscere bene. Sdraiata nel letto sono troppo emozionata e stanca per dormire e ancora non ho idea di tutto ciò che verrà nei giorni a seguire...la guida di Padre Egidio, le foto con l’iPad alle curiose e bellissime donne masai, l’invasione di mosche al villaggio di Baba Isaia, la sensazione di estrema libertà dei viaggi in moto, l’arrivo al villaggio di Mlali tra lo stupore e la curiosità collettiva nel vedere sei donne bianche, la fatica del primo giorno in cantiere sotto il sole cocente, le risate fatte con gli operai che ci prendevano in giro per come zappavamo la terra, le ragazze della scuola di cucito e i bambini dell’asilo di Mlali che tutti i giorni ci correvano incontro per salutarci nel modo in cui avevano imparato a scuola, l’inglese, e ancora la conoscenza più approfondita di Anna che mi ha fatto trovare una persona buona, che crede nei suoi ideali e che stimo molto, vedere giraffe e zebre in libertà durante il safari nel parco di Mikumi, l’incontro e la confidenza instaurata con Leti che mi diceva tutti i giorni che ero bellissima e di Rafa che in una scala immaginaria di valori mette l’ugali in cima alla classifica, le donne avvolte nei loro kitenge per le vie rosse di Mlali, il mercato dell’ebano di Dar e quello dei Tinga tinga, le contrattazioni di prezzo su qualsiasi cosa, le distese di terra rossa e baobab, i bambini bene educati di Rafa che invece di “ciao pippi” ci salutavano con “shikamoo”, i sambusa di Dar, il fresco di Morogoro, i velocissimi bajaji, i cambiamenti del cantiere che si sviluppa sotto i nostri occhi, la pesantezza e il rumore del setaccio, l’orgoglio di aver preso la giusta terra per aver costruito, con non poche difficoltà, dall’inizio alla fine il mio primo mattone... Ancora non so tutto questo ma sono serena, mi sento appagata ed è una bella sensazione quella di trovarsi esattamente dove uno si vuole trovare, faccio pensieri filosofici e primordiali in questo dormiveglia, sono davvero esausta, non riesco neanche a formulare pensieri lucidi e ben costruiti... penso all’Italia, alle risorse e alle ricchezze che abbiamo e a come vengono poco sfruttate o addirittura ignorate, anche questa terra è ricca e piena di risorse ma qui non ci sono i mezzi ne la conoscenza per poter cambiare certi meccanismi in poco tempo, penso al caos e allo stress, al mio e al tuo, alla proprietà privata, concetti qui assenti nella vita come nel vocabolario, penso alla mia famiglia e ai miei amici perchè sento che solo stando qui potrebbero cambiare alcuni lati del loro carattere e alcune loro convinzioni, penso a quanti aspetti io stessa ho sempre dato per scontato dal rispetto delle persone che mi sono vicine, alle comodità che ci circondano... Sulla zanzariera che mi copre ci sono tre grossi buchi e sento l’inconfondibile ronzio delle zanzare nella stanza, mi sento già diversa dalla turista che si ricopre di Autan all’areoporto, non mi sembra più così probabile prendere la malaria, o forse ciò che ho visto in un giorno è bastato a farmi capire che è il destino che sceglie per noi... potrei curarmi se proprio dovessi essere sfortunata mi ripeto, e comunque sono io l’ospite in questa terra selvaggia e povera, la malaria è l’ultimo dei miei problemi... Io sono qui e sono felice. Buonanotte

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/grande-successo-per-la-seconda-edizione-di-in-bici-per-lafricaGrande successo per la seconda edizione di Si è svolta ieri la seconda edizione di “In bici per l'Africa" nella cornice dei rioni di Buonconvento: la manifestazione, non competitiva, si è affiancata alla prima 36 ore in bicicletta disputata in Italia a cura dell'Eroica. Giornata piacevole per clima e percorsi in bici lungo il nostro splendido territorio per finire tutti a pranzo ospiti del rione del Poggio, che ringraziamo per l'ospitalità concessa. Un sentito grazie va a tutti i volontari impegnati e ai commercianti che ci hanno sostenuto oltre al Comune di Buonconvento per il patrocinio. I fondi raccolti e devoluti all'associazione, saranno destinati al sostentamento giornaliero per cibo e cure mediche dei trenta ragazzi ospiti della casa famiglia aperta da Gabnichi nel 2011 a FADA N’GOURMA in Burkina Faso.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/grande-successo-per-la-seconda-edizione-di-in-bici-per-lafrica
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafrica-3In bici per l'africaGabnichi ONLUS con il patrocinio del comune di Buonconvento, nell'ambito dell'Eroica 36 ore, organizza per domenica 23 giugno una giornata benefica per il sostegno della casa d’accoglienza per l’infanzia UNDENI in Burkina Faso. L'iniziativa prevede un giro in bici su strade bianche con percorsi da 30Km. PROGRAMMA: - ritrovo presso il rione Il Poggio di Buonconvento alle ore 9,00 - controllo iscrizioni e pagamento quote giro e pranzo - partenza ore 9,30 - docce a disposizione presso il Bar Commercio - pranzo aperto a tutti al rione Il Poggio di Buonconvento ore 13 - iscrizione al giro esclusivamente su prenotazione - iscrizione al giro 5 euro - pranzo adulti 15 euro - pranzo bambini 10 euro Per informazioni e prenotazioni: - Morando 3355384424 blu@morando63.com - Niccolò 3314208954 mazzininiccolo@gmail.com - Su Facebook In Bici per l'Africa

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafrica-3
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/aiuta-gabnichi-con-il-5-per-mille-2Aiuta Gabnichi con il 5 per mille

Anche quest´anno puoi decidere di destinare il 5 per mille a sostegno del’Associazione GABNICHI ONLUS.

I riquadri per la scelta della destinazione del 5 per mille si trovano all’interno dei vari modelli già approvati per la denuncia dei redditi: i contribuenti utilizzeranno il modello integrativo CUD, ovvero il modello 730/1 – bis redditi, ovvero il modello Unico persone fisiche. Basterà apporre la tua firma in uno dei quattro appositi riquadri riguardanti i destinatari, specificando il codice fiscale di GABNICHI che è 92041610525.

Ti ricordiamo che il 5 per mille non è alternativo al meccanismo dell’8 per mille, anzi è un sistema cumulativo attraverso il quale il contribuente decide autonomamente di destinare una quota (il 5 ‰ appunto) delle proprie imposte comunque dovute a chi desidera.

È opportuno chiarire inoltre che la presente norma non è alternativa neppure alla Legge nota come “Più dai meno versi”, con la quale le persone fisiche possono continuare a dare contributi in denaro alla propria associazione con la facoltà di dedurli interamente dal proprio reddito imponibile.

Dal 2006 Gabnichi ha raccolto con questo semplice ma concreto gesto diversi fondi che sono stati immediatamente utilizzati per fornire aiuto e supporto alle popolazion in via di sviluppo dell´africa.

Ti ringraziamo per la scelta che farai sulla dichiarazione dei redditi a favore di Gabnichi con la consapevolezza che la miglior promozione della nostra Associazione e, al contempo, la gratificazione per chi dona sia la possibilità di constatare la pronta destinazione delle somme raccolte su iniziative e progetti già in corso di realizzazione.

Un semplice gesto ma un concreto aiuto per le nostre iniziative. 

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/aiuta-gabnichi-con-il-5-per-mille-2
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-3Comunicato il contributo del 5 per mille destinato a GabnichiL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco dei soggetti ed i relativi importi da liquidare, destinatari del beneficio del 5 per mille derivante dalle dichiarazioni dei redditi 2009. La nostra associazione ha ottenuto 161 preferenze e verrà così riconosciuto un importo totale pari a 5.863,73 euro!! 

Un semplice gesto ma un concreto aiuto per le nostre iniziative. Grazie per la fiducia che avete voluto esprimere all’associazione. Sentirvi partecipi delle nostre idee ci dà una grande forza per proseguire. 

I fondi raccolti con il 5 per mille verranno destinati agli interventi che attualmente Gabnichi porta avanti nell’africa subsaharaiana. 

Grazie di cuore per il sostegno ricevuto.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-3
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/successo-per-un-quaderno-per-kongwa-che-fa-il-pieno-di-partecipazione-e-generositSuccesso per “Un quaderno per Kongwa”, che fa il pieno di partecipazione e generosità

Oltre settecento persone, tra cui tanti bambini, hanno affollato sabato 19 maggio il Chiostro della Basilica di San Domenico, a Siena, per visitare la mostra allestita al termine della seconda edizione dell’iniziativa “Un quaderno per Kongwa”, promossa dalla Onlus Gabnichi per sostenere progetti d´istruzione scolastica in due scuole nella località di Kongwa, in Tanzania. I quaderni messi in vendita a scopo benefico - realizzati con alcuni dei disegni scaturiti dalla fantasia e dall’immaginazione dei circa 900 bambini, tra scuole primarie e dell’infanzia, che hanno partecipato al progetto didattico e culturale - sono andati tutti esauriti, a conferma dell’originalità dell’iniziativa e della sensibilità dei tantissimi senesi che hanno scelto di partecipare e sostenere l’associazione nel suo impegno verso l’istruzione dei piccoli studenti africani. A ricordare Padre Corrado, il frate recentemente scomparso a cui è stato dedicato il progetto, è stato Padre Leonardo, che ha testimoniato il continuo impegno missionario dei frati Cappuccini e il sodalizio con l´associazione Gabnichi sia per la realizzazione della scuola primaria di Kongwa, che per l´asilo di Mkoka. 

Durante la serata è stato presentato anche il libro realizzato dai bambini della Classe IVB della scuola primaria Peruzzi di Siena con la guida dall´insegnante Giovanna Bruno, dal titolo “Giochi sull´arcobaleno - anche i bambini scrivono”. Il volume, promosso per sostenere Gabnichi, raccoglie racconti divertenti e pieni di immaginazione scritti dai bambini e intervallati da bellissimi disegni. “Se tanti uomini di poco conto in tanti posti di poco conto facessero con amore tante cose di poco conto il mondo cambierebbe”, hanno voluto ricordare i bambini nel loro libro con straordinaria efficacia. “L’iniziativa ha riscosso un entusiasmo tale da motivarci a proporre il progetto anche per il prossimo anno scolastico - sottolinea Stefano Di Ruggero di Gabnichi – magari cercando di arricchirlo ulteriormente attraverso nuove proposte da pensare insieme ai bambini e gli insegnanti. A loro, e al loro contagioso entusiasmo, va il mio caloroso ringraziamento a nome dell’associazione. Ringraziamento che estendo a tutte le persone che sabato ci sono venute a trovare scegliendo di sostenere i nostri progetti per l’Africa. Con queste premesse “Un quaderno per Kongwa” può ambire a diventare un appuntamento fisso per approfondire e stringere un legame sempre più profondo tra realtà scolastiche così distanti”. 

Le scuole che hanno partecipato al progetto. Alla seconda edizione dell’iniziativa, promossa dalla Onlus Gabnichi con il patrocinio di Comune, Provincia e Ufficio scolastico provinciale di Siena, hanno partecipato cinque scuole primarie senesi - “Pascoli”, “A. Sclavo”, “Colleverde”, “Simone Martini” e “Peruzzi” - e l’Istituto comprensivo di Monteriggioni, con le scuole d’infanzia “Don Muzzi” e “Collodi”, le primarie “Don Milani”, “Italo Calvino” e “Gianni Rodari” e la scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”. 

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/successo-per-un-quaderno-per-kongwa-che-fa-il-pieno-di-partecipazione-e-generosit
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/sabato-torna-un-quaderno-per-kongwa-un-seme-che-cresce-nel-terreno-fertile-della-solidariet-tra-bambini-Sabato torna “Un quaderno per Kongwa”, un seme che cresce nel terreno fertile della solidarietà tra bambini

Fantasia, immaginazione, colori e altruismo. Sono gli ingredienti del percorso didattico e culturale che ha coinvolto 900 bambini delle scuole primarie senesi per contribuire alla seconda edizione dell’iniziativa “Un quaderno per Kongwa”, promossa dalla Onlus Gabnichi con il patrocinio di Comune, Provincia e Ufficio scolastico provinciale di Siena. Sabato 19 maggio, dalle ore 16 alle ore 19, nel Chiostro della Basilica di San Domenico a Siena, saranno messi in mostra i disegni dei bambini che hanno preso parte al progetto, le cui creazioni fanno da prezioso sfondo dei nuovi coloratissimi quaderni. Una grande festa nel segno della solidarietà che quest’anno vuole ricordare la generosità di Padre Corrado Trivelli, il frate cappuccino che a novembre scorso ha perso la vita in un incidente stradale mentre si trovava in Tanzania. Caro amico di Gabnichi, padre Corrado era stato il promotore della costruzione delle scuole sostenute dall’iniziativa e si trovava in missione anche per portare i quaderni realizzati in occasione della prima edizione del progetto, insieme al relativo ricavato, e per fotografarne la consegna ai bambini africani così da darne testimonianza ai piccoli artisti senesi.

Il percorso didattico. Il progetto nasce, infatti, con l’obiettivo di realizzare nuove azioni a sostegno dell’istruzione scolastica nelle due scuole nei pressi di Kongwa, in Tanzania, realizzate da Gabnichi tra il 2006 e il 2008. In crescita il numero degli istituiti scolastici del territorio che hanno scelto di partecipare alla seconda edizione di “Un quaderno per Kongwa”: cinque scuole primarie senesi - “Pascoli”, “A. Sclavo”, “Colleverde”, “Simone Martini” e “Peruzzi” - e l’Istituto comprensivo di Monteriggioni, con le scuole d’infanzia “Don Muzzi” e “Collodi”, le primarie “Don Milani”, “Italo Calvino” e “Gianni Rodari” e la scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”. Dodici gli incontri promossi in aula, tra proiezione di filmati e testimonianze dal vivo, per accompagnare i bambini in un percorso di graduale conoscenza dei loro coetanei africani, alla scoperta di volti, sorrisi, luoghi, paesaggi e momenti di vita quotidiana, tra la scuola e i giochi. Ai piccoli studenti è stato proposto di sviluppare la loro creatività artistica attorno a un tema caro a Gabnichi, “Sport for Africa”, che i bambini hanno potuto declinare attraverso tutte le tecniche, dal disegno a matita alla tempera.

La festa “Un quaderno per Kongwa”. Sabato, nel Chiostro di San Domenico, sarà possibile ammirare da vicino tutti gli elaborati frutto della fantasia e dell’inventiva dei bambini e sostenere concretamente la scuola primaria e l’Istituto d’istruzione secondaria femminile di Kongwa lasciando un contributo libero per ricevere i nuovi quaderni, che riportano sulla copertina alcune delle creazioni realizzate dai bambini. Il ricavato della serata benefica sarà interamente devoluto a progetti d’istruzione nelle due scuole. In occasione della serata, sarà anche presentata in anteprima la pubblicazione “Giochi sull’arcobaleno” realizzata dalla classe IV B della scuola primaria “Peruzzi”.

“Il 19 maggio - sottolineano Luca Venturi e Stefano Di Ruggero di Gabnichi - sarà la bellissima tappa finale di un percorso che quest’anno è riuscito a coinvolgere otto scuole primarie, rispetto alle tre della prima edizione, e circa 900 bambini, dai 250 dell’anno passato. Non sono i numeri quello che ci interessa, ma la possibilità di avvicinare questi piccoli alunni a un mondo lontanissimo dal loro, ma pur sempre vicino nella scoperta spontanea dei valori come patrimonio comune e universale. Quella di sabato sarà la festa dei bambini, resa ancora più bella dalla dirompente fantasia dei disegni e dalla loro spontanea vivacità. Sarà, al tempo stesso, una preziosa occasione per ritrovarci assieme stretti attorno ai valori della solidarietà, della condivisione e dell’integrazione e un momento di allegra soddisfazione per tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che ci piace immaginare come un momento di crescita etico culturale e di altruismo spontaneo. Per questo, con piacere e riconoscenza, ringraziamo i dirigenti scolastici, gli insegnanti e soprattutto i bambini: tutti insieme potremo dare un sostegno ai due istituiti scolastici e a chi ci sarà riconoscente per un disegno e per un quaderno loro dedicato”.

Patrocini, sponsor e ringraziamenti. La mostra “Un quaderno per Kongwa” è stata realizzata da Gabnichi con il patrocinio di Comune di Siena, Provincia di Siena e Ufficio scolastico provinciale di Siena. Sponsor dell’iniziativa sono i supermercati Simply. Un ringraziamento speciale all’agenzia Milc; al fotografo Bruno Bruchi per le immagini e a Stefania Foderi per l’impaginazione del notiziario.

Finalità dell’associazione e info. Per avere informazioni sulle attività e i progetti di Gabnichi, visita il sito www.gabnichi.com o scrivi una email a info@gabnichi.com. Gabnichi è un’associazione che opera su due canali preferenziali: il lavoro sul territorio a contatto diretto con le comunità locali e la prestazione di servizi di collaborazione tecnico-professionale a favore di interventi nei paesi in via di sviluppo. La filosofia che muove e indirizza l’attività di Gabnichi consiste nell’adozione di tecnologie appropriate al contesto dell’intervento, fondate su scelte progettuali in piena consonanza con l’ambiente sociale e culturale di destinazione, nell’ottica della promozione dell'autonomia locale di sviluppo. Gabnichi finanzia le sue attività mediante i fondi messi a disposizione dai propri membri e dai sostenitori. In ogni caso l'associazione conserva la sua assoluta indipendenza dai finanziatori. Le azioni di Gabnichi si fondano sulla tolleranza e sul rispetto della cultura di ogni popolo. Gabnichi individua la base del rapporto tra le diverse culture nella parità e nella reciprocità, in quanto fonte di un comune arricchimento. La collaborazione di ciascuno dei membri di Gabnichi è esclusivamente volontaria, nel senso che l'attività da loro svolta a favore dell'associazione non viene da questa in alcun modo retribuita.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/gabnichi-ringrazia-per-le-161-preferenze-ricevute-con-il-5-per-mille-unico-2010-redditi-2009Gabnichi ringrazia per le 161 preferenze ricevute con il 5 per mille Unico 2010 – redditi 2009È stato sufficiente un Vostro semplice gesto per contribuire a esaudire uno..cento..mille sogni di tanti nostri amici, piccoli e grandi, di cui ignoriamo il nome ma dei quali conosciamo le sofferenze che di volta in volta si chiamano fame, sete, mancanza di affetto, di istruzione. Ci è stato appena comunicato che ancora una volta la Vostra generosità ci ha messo a disposizione la somma di 5.863,73 €; somma che se contestualizzata nel “nostro mondo” rappresenta a mala pena il costo di una utilitaria di scarse pretese, ma che se traslata in quelle realtà rappresenta un consistente contributo per la realizzazione di un “grande” progetto e per il “coronamento” di tante aspettative. Nel caso specifico l’Aspettativa si chiama Orfanotrofio di Fada N’Gourma, appena inaugurato ma già in grado di ospitare 10 bambini. Grazie quindi una…cento…mille volte per un gesto che testimonia il Vostro amore per gli altri.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/gabnichi-ringrazia-per-le-161-preferenze-ricevute-con-il-5-per-mille-unico-2010-redditi-2009
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-quaderno-per-kongwaUn quaderno per Kongwa

Si svolgerà sabato 19 maggio a partire dalle 16.00 presso il Chiostro di San Domenico la seconda edizione di "Un quaderno per Kongwa" alla presenza delle tante scuole che hanno aderito all'iniziativa.

Il progetto “Un quaderno per Kongwa” è nato per stimolare la reciproca conoscenza, la solidarietà e l’amicizia tra bambini provenienti da mondi lontanissimi, semplicemente chiedendo loro di disegnare la scuola vista attraverso i loro occhi. Se i piccoli alunni hanno risposto con gioia all’iniziativa, mostreranno ancor più entusiasmo quando sabato, accompagnati da insegnanti e genitori, vedranno le loro creazioni stampate sulle copertine dei quaderni.

Acquistando un quaderno, sostieni l’istruzione in Tanzania. Per regalare o regalarvi “Un quaderno per Kongwa”, è possibile contattare Gabnichi scrivendo una e. mail a info@gabnichi.com o chiamare il numero 0577.217992. Con una piccola offerta libera, si potrà aiutare Gabnichi a trovare un quarto insegnante per la scuola primaria di Mkoka e ad acquistare gli arredi e le attrezzature per nuove aule e due laboratori di informatica per l’Istituto d’istruzione secondaria femminile di Kongwa.

Le scuole che parteciperanno all’iniziativa sono:

  • Scuola d'Infanzia "Don Muzzi"- San Martino
  • Scuola d'Infanzia "Collodi" - Castellina Scalo
  • Scuola Primaria "Don Milani"- San Martino
  • Scuola Primaria "Italo Calvino" - Quercegrossa
  • Scuola Primaria "Gianni Rodari" - Castellina scalo
  • Scuola Secondaria di Primo Grado "Dante Alighieri" - Monteriggioni 
  • ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Cecco Angiolieri” - Scuola Primaria “B. Peruzzi”
  • Scuole Elementari "A. Sclavo" 
  • Scuola Elementare “G. Pascoli”
  • Scuola Primaria “Simone Martini”
  • Scuola Primaria “Colleverde”

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/un-quaderno-per-kongwa
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafrica-2In bici per l'Africa

Domenica 22 aprile, malgrado la giornata ricordasse più l'inizio dell'autunno che non quello della primavera, presso gli impianti sportivi di Ponte a Tressa ha preso l'avvio una "pedalata" in bici che ha coinvolto oltre sessanta "volenterosi ciclisti" che hanno percorso, su due diversi itinerari, una quarantina di chilometri lungo le strade bianche della Valdarbia.

 

L'iniziativa, promossa da Gabnichi Onlus, aveva lo scopo di "festeggiare" l'inaugurazione della Casa di Accoglienza UNDENI, aperta lo scorso mese di dicembre in Burkina Faso presso la cittadina di Fada N'Gourma e di raccogliere fondi per il sostegno dei primi 10 bambini , orfani dei genitori, che sono stati accolti nella struttura la cui gestione è stata affidata alla comunità delle locali Suore S.I.C.

 

Al termine della non competitiva gara ciclistica, si sono aggregati ai partecipanti circa centocinquanta, fra amici e parenti dei volenterosi atleti, che hanno in allegria potuto gustare un ottimo pranzo offerto dalla locale Cooperativa Culturale che ha messo a disposizione dell'iniziativa i locali e tutto quanto ha reso piacevole l'intera giornata che si è conclusa con una lotteria i cui premi sono stati offerti da alcune aziende/imprese locali.

 

Il ricavato della giornata, che ha superato i 2.500 euro, è stato devoluto interamente a Gabnichi Onlus, che provvederà ad inoltrarlo alla struttura di Fada per il mantenimento dei bambini.

Nel corso della giornata è stato illustrato ai presenti il progetto di sostegno dei piccoli ospiti della struttura, progetto che di fatto si concretizza in un impegno economico di solo 30 centesimi al giorno per bambino (100 € annui), cifra che concorrerà al fabbisogno dei piccoli ospiti (cibo, medicine, indumenti etc.), il cui numero è previsto nel breve termine di portare a 40 unità.

 

In questa sede ci preme ringraziare, oltre a tutti coloro che con il loro lavoro hanno contribuito alla riuscita della giornata, in modo particolare:

  • la Cooperativa Culturale Ricreativa di Ponte a Tressa per la disponibilità dei locali e del servizio;
  • l'UISP  di Siena , la Ciclistica Valdarbia e gli Amici della Bicicletta per il supporto logistico e organizzativo;
  • Il forno di Ravacciano, Barbara Hair Staff, Pazzi Motor, Cicli Nuova Mage, Cicli Torricelli, Giannini Costruzioni, Fabbri Costruzioni, la Tenuta Badia d'Ombrone, Alimentari Valdarbia, Simply Market, Blu Info, Altesino s.p.a. società agricola, per aver messo a disposizione i loro prodotti e offerto i loro servizi.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafrica-2
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafricaIn bici per l'Africa

Gabnichi ONLUS con il contributo della Cooperativa Culturale Ricreativa di Ponte a Tressa organizza per domenica 22 aprile una giornata benefica per il sostegno della casa d’accoglienza per l’infanzia UNDENI in Burkina Faso.

L'iniziativa prevede un giro in bici su strade bianche con percorsi da 30 e 40 km. Per i bambini è previsto un giro da 4 km con gincana.

PROGRAMMA:

  • ritrovo presso gli impianti sportivi di Ponte a Tressa ore 9,00
  • controllo iscrizioni e pagamento quote giro e pranzo
  • partenza adulti ore 9,30
  • partenza bambini ore 10,30
  • docce a disposizione presso il campo da calcio
  • pranzo aperto a tutti ore 13
  • iscrizione al giro esclusivamente su prenotazione
  • pranzo adulti 15 euro
  • pranzo bambini 10 euro

Per informazioni e prenotazioni

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/in-bici-per-lafrica
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/jambo-baba-corradoJambo Baba Corrado!Ogni volta che parlava della “sua Africa” il suo volto s’illuminava ed i suoi occhi brillavano; ogni volta che arrivava a Dar Es Saalam scendeva dall’aereo con la stessa baldanza di chi finalmente torna a casa dopo tanto tempo e dava la sensazione di non essere affatto stanco, nonostante il lungo viaggio e nonostante l’età cominciasse ad avanzare. Era felice, e non vedeva l’ora di riabbracciare i suoi confratelli e i suoi bambini, che lo accoglievano correndogli incontro a braccia aperte, chiamandolo “Baba Corrado” e sapendo di poter sperare in qualche “pipi” (le caramelle nel linguaggio Swahili). Dal 1972 Padre Corrado aveva iniziato a cooperare con la Tanzania ed era stato amore a prima vista. Da allora, ogni anno trascorreva almeno un mese nelle missioni, organizzando dei “campi di lavoro estivi” e portando con sé molti giovani: così riusciva allo stesso tempo a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e ad offrire ai ragazzi la possibilità di fare importanti esperienze di condivisione. Molti di loro rimanevano talmente colpiti ed affascinati da quelle vacanze così particolari che continuavano a seguirlo negli anni successivi e cominciavano a sentire la “missione” come parte integrante della loro vita. Per 40 anni ha continuato a viaggiare instancabilmente in diversi paesi africani, come il Burkina Faso, il Burundi, il Ruanda e negli ultimi anni anche la Nigeria. Era orgoglioso degli enormi progressi ai quali aveva assistito in questo meraviglioso continente (e che anche lui aveva contribuito a realizzare): le scuole, le infrastrutture, gli ospedali, la viabilità, il miglioramento delle condizioni di vita; anche se ogni tanto dai suoi discorsi traspariva la velata sensazione di un “sogno svanito”, per colpa della corruzione, delle dittature, delle guerre tribali e dei governi coloniali, che non avevano mai smesso di sfruttare questi popoli. Ma la Tanzania era un caso a parte, un paese sereno, privo di guerre e conflitti, abitato da un popolo sorridente capace di vivere serenamente e di accettare con dignità le proprie condizioni di vita. Come altre centinaia di studenti, molti di noi l’hanno conosciuto negli anni ’80, sui banchi di un Liceo, quando tentava la difficile impresa di catturare la nostra attenzione contesa tra una battuta ed un ripasso per l’interrogazione dell’ora successiva. E devo dire che ci riusciva in maniera eccellente, grazie a quelle sue doti naturali di spontaneità ed umanità che gli consentivano di parlare ai ragazzi con il loro stesso linguaggio, scendendo dalla cattedra senza tuttavia perdere niente della sua autorevolezza. Tanto era il suo entusiasmo nel parlare dell’Africa e nel mostrarci i filmati realizzati durante le sue missioni che ci arrivava direttamente al cuore; e senza che ce ne accorgessimo, goccia dopo goccia, ci trasferiva un po’ del suo fervore e del suo grande amore per questa terra e ci aiutava a crescere con la consapevolezza di essere nati in una parte molto privilegiata del mondo. E’sicuramente grazie a questo seme, al desiderio di poter fare qualcosa per “l’altra parte del mondo” che lui ha innestato in noi, che poi è germogliata e cresciuta anche la nostra Associazione, per la quale Padre Corrado è sempre stato una guida fondamentale ed un punto di riferimento. E’ stato proprio lui, sulla base delle sue consolidate conoscenze dei bisogni e delle dinamiche delle comunità, a guidare i nostri primi passi e ad indirizzarci verso i primi progetti in Tanzania: l’asilo di Mkoka, la scuola di Kongwa, la realizzazione di alcuni pozzi. Ed ogni volta che ci sottoponeva un’esigenza si rammaricava per aver dovuto sacrificare le altre: non sopportava di vedere dei genitori costretti a scegliere tra mandare a scuola i loro figli o dar loro da mangiare. Con lui abbiamo condiviso delle esperienze di missione indimenticabili; abbiamo imparato a conoscere il lato più autentico della Tanzania, della sua gente e della sua cultura; abbiamo percepito lo spirito autentico di cui sono animati questi eccezionali Frati Cappuccini che da quarant’anni vivono in questa terra e che hanno scelto di dedicare tutta la loro vita ai bisogni degli altri, con una serenità ed una gioia d’animo che raramente s’incontrano tra le persone che vivono in Italia. Uno di questi era proprio Silverio: lo abbiamo conosciuto quando era parroco di Kongwa e ci ha immediatamente conquistato per la sua aria serafica, per il suo spirito, per la sua vivacità, per la voglia di ridere e per la tranquillità con cui riusciva ad affrontare ogni situazione. Un ritratto decisamente diverso da quello del missionario che ci immaginavamo prima di partire. A Mkoka avevamo conosciuto anche Andrea, con il quale avevamo condiviso un periodo della missione: un ragazzo di 34 anni di San Casciano Val di Pesa con una grandissima voglia di fare e di aiutare gli altri; al suo ritorno ci aveva promesso tante fotografie dei bambini di Mkoka e di Kongwa con i quaderni realizzati lo scorso anno dai loro piccoli coetanei senesi. Innamorato di Siena, della “sua Parrocchia” dei Cappuccini e del “suo Galilei”, Padre Corrado quasi si è commosso quando gli ho detto che l’Osservatorio di Poggio al Vento era stato “adottato” proprio dal Liceo Scientifico e che quindi sarebbe stato trasportato lì e nuovamente utilizzato dai ragazzi della scuola e della città. Quando ci siamo incontrati, pochi giorni prima della sua partenza, abbiamo ancora una volta commentato la sua vitalità e la sua instancabilità, nonostante l’età e nonostante i recenti problemi di salute. Ma lui era fatto così! E forse proprio per questo ci solleva un po’ il fatto che abbia trascorso i suoi ultimi giorni nella terra che più amava facendo quello in cui più credeva. E’ inutile cercare di dire quanto ci mancherà senza rischiare di cadere nella retorica. E’ inutile anche dire che Padre Corrado sarà sempre con noi. Sicuramente quello che ha lasciato a noi, a tutti i suoi ragazzi del Liceo, ai suoi parrocchiani di Siena e a quelli di Prato è un’eredità enorme, fatta di valori, esperienze, emozioni, condivisioni e ricordi di una persona speciale pur nella sua estrema umanità. Ora più che mai siamo convinti di dover andare avanti sulla nostra… anzi sulla sua strada. Jambo Baba Corrado!

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/una-festa-di-colori-nei-quaderni-per-kongwa-presentati-da-gabnichi-a-monasteroUna festa di colori nei quaderni per Kongwa presentati da Gabnichi a Monastero

I bambini di Kongwa hanno disegnato un sole (Jua), un pesce (Samohi), un leone (Simba), i bambini della 1°A hanno messo i loro ventisei volti dentro ventisei cuori, quelli della 1°C hanno rappresentato la propria classe e una maestra altissima che scrive sospesa sulla lavagna. Sono solo alcuni dei disegni raffigurati sulle copertine dei coloratissimi quaderni presentati in anteprima sabato 14 maggio al complesso di Monastero a Costafabbri dalla onlus senese Gabnichi. Nel corso del pomeriggio, circa duecento persone si sono avvicendate negli spazi messi a disposizione dall’associazione Monastero Onlus per ammirare da vicino le creazioni dei bambini africani della città di Kongwa, in Tanzania, e dai loro coetanei dell’Istituto comprensivo “A. Lorenzetti” di Sovicille e delle scuole primarie “G. Duprè” e “B. Peruzzi” di Siena, per cui era presente il Prof. Oliviero Apolloni, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Cecco Angiolieri.

Il progetto “Un quaderno per Kongwa” ha abbracciato il mondo della scuola per stimolare la reciproca conoscenza, la solidarietà e l’amicizia tra bambini provenienti da mondi lontanissimi, semplicemente chiedendo loro di disegnare la scuola vista attraverso i loro occhi. Se i piccoli alunni hanno risposto con gioia all’iniziativa, hanno mostrato ancor più entusiasmo quando sabato, accompagnati da insegnanti e genitori, hanno visto le loro creazioni stampate sulle copertine dei quaderni, letteralmente andati a ruba. Ad ogni bambino presente - gli altri lo riceveranno a scuola, insieme ai quaderni - è stato consegnato un attestato nominale di partecipazione. Agli istituti scolastici e all’associazione Monastero Onlus - a fare gli onori di casa c’era il presidente dell’associazione, Giuseppe Gugliotti - Gabnichi ha fatto dono di una ceramica realizzata dai ragazzi della 3^ C della sezione di ceramica dell’Istituto d’arte “Duccio di Buoninsegna”, che a Monastero erano presenti con alcuni insegnanti e con il preside Giovanni Pala. Alla manifestazione ha partecipato anche Padre Corrado, che per anni ha insegnato presso il Liceo Scientifico della nostra città, e che adesso coordina dall’Italia il gruppo di Padri Cappuccini che operano in Tanzania.

Le donazioni raccolte nel corso dell’iniziativa di solidarietà saranno destinate a progetti a favore dell’istruzione scolastica in due scuole della Tanzania, entrambe realizzate da Gabnichi. A raccontare com’è nata l’idea di “Un quaderno per Kongwa”, sabato è intervenuto Stefano Di Ruggiero, che insieme a Luca Venturi e a tutti gli altri volontari della onlus, da anni si fanno promotori di iniziative benefiche per sostenere progetti in Africa seguendo passo dopo passo la realizzazione di strutture scolastiche, sanitarie e di accoglienza. “Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno voluto condividere con noi questo nuovo progetto: dai dirigenti scolastici, gli insegnati e tutti i bambini che hanno partecipato con impegno e fantasia, a quanti hanno dato una mano per far si che “Un quaderno per Kongwa” prendesse forma, tra cui l’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, il Comune di Siena e la Provincia di Siena per il patrocinio; l’agenzia di comunicazione Milc per la grafica; l’agenzia di stampa RobesPierre per i rapporti con i media; il Gruppo Etruria Sma, che ci ha sostenuto per la fornitura e stampa dei quaderni e per la merenda offerta ai presenti insieme all’azienda alimentare Casa Toscana ed al Panificio Senese.

Acquistando un quaderno, sostieni l’istruzione in Tanzania. Per regalare o regalarvi “Un quaderno per Kongwa”, è possibile contattare Gabnichi scrivendo una e. mail a info@gabnichi.com o chiamare il numero 0577.217992. Con una piccola offerta libera, si potrà aiutare Gabnichi a trovare un quarto insegnante per la scuola primaria di Mkoka e ad acquistare gli arredi e le attrezzature per nuove aule e due laboratori di informatica per l’Istituto d’istruzione secondaria femminile di Kongwa.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-2Comunicato il contributo del 5 per mille destinato a GabnichiL’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco dei soggetti ed i relativi importi da liquidare, destinatari del beneficio del 5 per mille derivante dalle dichiarazioni dei redditi 2008. La nostra associazione ha ottenuto 189 preferenze e verrà così riconosciuto un importo totale pari a 8.147,19 euro!! Un semplice gesto ma un concreto aiuto per le nostre iniziative. Grazie per la fiducia che avete voluto esprimere all’associazione. Sentirvi partecipi delle nostre idee ci dà una grande forza per proseguire. I fondi raccolti con il 5 per mille verranno destinati agli interventi che attualmente Gabnichi porta avanti nell’africa subsaharaiana. Grazie di cuore per il sostegno ricevuto.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/comunicato-il-contributo-del-5-per-mille-destinato-a-gabnichi-2
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/una-visita-a-fadaUna visita a Fada

Sono le 6,30 del mattino , l'aria è piacevolmente frizzantina , il sole si appresta a disegnare il suo implacabile e fisso tragitto nel cielo di Ouaga ridisegnando una giornata uguale a ieri e sicuramente uguale a quella che sarà domani.

La mia odierna destinazione è Fada dove è in fase di realizzazione, spero anzi di completamento, un orfanotrofio che da qualche tempo è divenuto meta di "pellegrinaggi" da parte dei componenti la nostra Associazione:  agli inizi del 2010 fu la volta di Alessandro adesso è il mio turno, a febbraio 2011 "toccherà" a Morando.

Mi aspetta un viaggio di circa 250 km, ma oggi, diversamente da ieri, questa "avventura", anche se la affronterò da solo,  non mi preoccupa: la strada è totalmente asfaltata, ho una "fiammante" Toyota 4x4 e soprattutto c'è l'aria condizionata.

Alle 7 sono già immerso nel traffico sconclusionato della capitale, circondato da una miriade di motorini e di biciclette  ed avvolto da una nube maleodorante di gas di scarico che mette a dura prova le mie povere vie respiratorie.

In una mezz'ora riesco a districarmi dal caos cittadino ed ad imboccare l'arteria che congiunge la capitale alla Nigeria. Dopo circa tre ore di viaggio, monotono vuoi per il paesaggio che per lo scarso traffico, arrivo a Fada  dove facilmente riesco ad incontrarmi con l' "Oggetto" del mio viaggio : Etienne Ouoba, l'impresario edile al quale abbiamo commissionato la costruzione dell'orfanotrofio.

Diversamente da come lo avevo immaginato, è abbastanza giovane, direi sui 35 anni, di media statura , longilineo, dai modi affabili e tutto sommato "simpatico a prima vista".

Insieme raggiungiamo la "missione" delle Suore SIC che -una volta ultimati i lavori- si prenderanno cura dell'orfanotrofio. Ad aspettarci troviamo Seur Honorine, insieme alla quale, dopo i convenevoli di rito, riconquistiamo la macchina e ci incamminiamo verso l'area dei lavori.

La struttura, anche se non proprio isolata, è situata 2/3 km prima di Fada  lungo la N 4 in piena savana.

Rimango immediatamente colpito - oltre dalla presenza di una decina di operai che malgrado il caldo della mattina lavorano in maniera sorprendente -   dalla vastità dell'appezzamento di terreno: 2 ettari di terra completamente recintati da un imponente muro di cinta alto circa 2 metri al cui interno si distinguono nettamente i 4 corpi in cui si articolerà la struttura : da un lato l'edificio destinato alle suore e dall'altro 2 edifici che accoglieranno le "famiglie" dei bambini e l'ampio refettorio con cucina  e magazzini che già da ora , per la sua vastità, può accogliere sino a 100 bambini.

La struttura destinata alle Suore è composta da quattro camere con bagno, tante sono le religiose che gestiranno l'orfanotrofio, da una cucina con annessa dispensa ed una stanza adibita a sala comune/refettorio, il tutto "protetto e abbellito" da un ampio  porticato.

Le 2 abitazioni che ospiteranno i bambini e le madri adottive  sono composte, in maniera speculare, da 4 ampie camere ciascuna, con bagni e ripostigli/magazzinetti e porticato.

Al centro delle 2 "case" dei bambini si trova l'ampio refettorio con cucina , magazzini e bagno.

L'impressione che ricavo dalla visita, malgrado la mia ignoranza in materia, è sicuramente positiva anche se ancora mancano diversi interventi per renderla operativa. Ci pensa comunque Etienne a tranquillizzarmi garantendomi che i lavori (mancano all'appello I lavori di pavimentazione, di imbiancatura, di copertura dei solai con materiale isolante ed alcuni infissi) saranno ultimati entro il mese di febbraio.

Si dovrà poi procedere agli interventi per collegare la struttura alla rete di distribuzione elettrica ed idrica ( è già stato realizzato ed è in funzione un pozzo) oltre ad approvvigionare l'orfanotrofio degli arredi. 

Seur Honorine manifesta la propria soddisfazione nel mostrarmi insieme ad Etienne lo stato di avanzamento dei lavori ,ribadendo a più riprese, che il 2011 sarà l'anno dell'inaugurazione.....cosa che in cuor mio davo per scontato!!

La visita si prolunga per oltre un'ora, e dopo aver fatto visita anche al pollaio che la Suora ha realizzato nei pressi di una delle costruzioni,   riprendiamo la strada per Fada.

Prima di salutarci ribatto con Etienne i reciproci impegni - in sintesi il rispetto dei tempi di fine lavori da parte sua e i pagamenti da parte nostra- dopo di che, "scansato" in maniera "elegante" l'ennesimo invito a pranzo a base di "tòo avec sauce"(polenta bianca insipida)   e pollo (non per scortesia ma è tre settimane che mangio sempre le stesse cose...), riprendo la strada per Ouaga , dove per le 5 del pomeriggio ho un appuntamento che non posso e  non voglio mancare e del quale, se avrò tempo e voglia, vi racconterò in un'altra occasione.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/una-visita-a-fada
http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/la-fondazione-del-monte-dei-paschi-finanzia-lorfanotrofioLa Fondazione del Monte Dei Paschi finanzia l'orfanotrofio

Nel corso del Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena tenutosi il 18 novembre 2010, sono stati erogati 109 milioni di euro per finanziare progetti propri o di soggetti terzi. 
Anche il progetto presentato da Gabnichi è rientrato tra le domande accolte. L’importo finanziato dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, pari a €. 20.000,00 (che si aggiunge ai 50.000,00 finanziati lo scorso anno) servirà a coprire il primo stralcio dei lavori per la realizzazione del progetto in corso di ultimazione dell’Orfanotrofio di Fada N’Gourma, città del Burkina Faso che si trova 200 km ad est della capitale Ouagadougou, lungo la strada per il Niger.
Il progetto si propone di realizzare una sorta di “Casa Famiglia”, ovvero un Centro formato da più alloggi che verranno implementati in via modulare sino ad accogliere un centinaio di orfani.
Ogni alloggio sarà in grado di ospitare un nucleo familiare formato da una coppia di genitori “adottivi” e da circa dieci bambini. Infine, si è ipotizzata per il futuro la possibilità di rendere il Centro il più autonomo possibile tramite lo sviluppo di attività agricole (orti e piccole coltivazioni, la cui gestione sarà affidata ai “genitori adottivi”), che possano coprire almeno in parte i fabbisogni alimentari della struttura e le spese di gestione del Centro, oltre alla possibilità di creare opportunità di lavoro. Partirà inoltre, parallelamente, un piano di adozioni a distanza per il sostegno degli orfani.

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http://www.gabnichi.org/progetti/progetti/la-fondazione-del-monte-dei-paschi-finanzia-lorfanotrofio