Lunedì 5 dicembre Hotel Garden – Siena - Lotteria della Solidarietà

C’è chi potrà considerare gli oltre 40mila euro raccolti al Garden un piccolo risultato, una goccia nel mare di fronte a Paesi per cui i problemi sono ancora l’affermazione di diritti fondamentali come l’istruzione, la sanità, o più drammaticamente, l’accesso all’acqua. Per Gabnichi, per tutti i volontari, gli attivisti, i bambini e quanti hanno contribuito a realizzare, ad ogni livello, la serata di lunedì 5 dicembre, la cifra che è stata raggiunta è un numero grande, sempre che sia possibile avere un’opinione dei numeri. Il ricavato della vendita degli oltre cinquemila biglietti, dell’asta, delle donazioni, sono per l’associazione un risultato al di sopra d’ogni attesa, di quelli che ti fanno ridere il cuore e ti danno l’energia per andare avanti in un progetto importante. Segno della generosità delle persone, di sportivi che hanno saputo scegliere dove mettere volto e fama per sensibilizzare il pubblico, per emozionare i piccoli tifosi, per dare semplicemente una mano, ognuno come può. Questa in fondo è la filosofia di Gabnichi, creare un’associazione di persone che mettono insieme le loro competenze professionali, il loro tempo e le loro energie per portare aiuto concreto - non solo denaro - fatto di progetti, strutture e idee. Finanziare la realizzazione di pozzi d’attingimento d’acqua nell’africa sub sahariana: questo è stato il primo obiettivo da raggiungere, prima di creare una serata divertente, di mettere all’asta maglie colorate, prima dell’emozione di vedere da vicino giovani sportivi di successo.
La Lotteria della Solidarietà non è cominciata lunedì al Garden. Già dal mese d’ottobre, infatti, una Siena tappezzata dalle allegre locandine di Gabnichi - dove bambini color cioccolato si tengono per mano – ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di beneficenza, tanto che l’associazione ha dovuto ristampare in gran fretta altri biglietti della lotteria per far fronte alle richieste. Erano tante, infatti, le persone che affollavano rumorose la sala dell’Hotel Garden, soprattutto bambini, curiosi di stringere la mano, di avere un sorriso, un autografo e l’ambita maglia dei campioni del cuore. Tifosi di tutte le età si sono sfidati a suon di rilanci per assicurarsi i gadget firmati di Valentino Rossi e Ferrari, le maglie di Figo, Adriano, Totti, Shevchenko e Del Piero, la maglia di Campione d’Italia autografata da Bartoli.
Sul palco, presentati dalla bella Valentina Tomei e da un Graziano Salvadori dalla battuta sempre pronta, i premi sono stati consegnati da tanti campioni che si sono dimostrati tali nella vita, prima ancora che nello sport. A rappresentare la Siena sportiva l’arbitro Matteo Trefoloni, il designatore arbitrale Gennaro Mazzei, il calciatore della Robur Alberto, i mensanini Mindaugas Zukauskas, Shaun Stonerook, Luigi Datome e Benjamin Eze, i ciclisti toscani Dario Pieri e Michele Bartoli e, ultimo ma solo nell’ordine di chiamata, l’attaccante del Parma Corradi. Bernardo è stato, infatti, fondamentale per la buona riuscita della serata, occupandosi personalmente di raccogliere le maglie tra gli amici calciatori – su e giù tra Parma, Milano, Roma e Torino – e farle autografare. Anche la sua maglia, comunque, è stata tra i premi più ambiti, aggiudicata ad un giovane tifoso per una bella sommetta. A Salvadori la richiesta è venuta spontanea ed ha suggerito al bomber del Parma di mostrare la maglia di Gabnichi dopo ogni rete. Stavolta la battuta pronta è stata di Bernardo che ha replicato ironico “Io la metterò sicuramente, il problema però è fare goal!!”. Scambio di “complimenti” anche tra il presentatore toscano e il finalista della Parigi Roubaix del 2003 Dario Pieri, amici di vecchia data nella vita. “Non ha la fidanzata, corre in bicicletta da vent’anni e non sa fare altro!” – lo ha presentato al pubblico Salvadori consegnando la maglia del ciclista alle ragazze salite sul palco a ritirare il premio per l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena.
La platea ha apprezzato la leggerezza con cui è stata condotta la serata, rispondendo con le risate divertite di grandi e piccini e con tanta generosità. Allegria ma anche brividi d’emozione alla vista delle falcate di gazzella di Carlo Simionato che, in collegamento telefonico con il Garden, ha raccontato le impressioni ancora vivide della straordinaria staffetta 4x100, che regalò all’Italia la medaglia d’argento ai mondiali del 1983.
Ci sono stati, però, anche momenti per riflettere, quando sul video sono scorse le immagini dei bambini nella scuola in Tanzania o dei giochi allegri intorno al pozzo per l’attingimento dell’acqua a Pikieko, in Burkina Faso. Cose che noi diamo per scontate, ma che per altri rappresentano una possibilità nuova che può cambiare il corso dell’esistenza. Solidarietà, impegno concreto, qualità degli interventi finanziati sono stati i temi degli interventi di Enrico Cecchetti, deputato della Fondazione MPS e Graziano Costantini, amministratore delegato di Etruria Sma, entrambi in rappresentanza dei propri gruppi, impegnati con Gabnichi in progetti in Africa.
“Ci sono degli appuntamenti nella vita a cui non si può mancare” – ha detto Yuri Chechi nella clip proiettata nel corso della serata indossando la maglietta di Gabnichi. Il successo dell’appuntamento al Garden ha dimostrato che la città ha raccolto l’appello e che i protagonisti dello sport possono fare molto per contribuire a creare una cultura della solidarietà e una maggiore sensibilità sociale.

Ilaria Bonifazi
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