Insegnare inglese a Zanzibar (parte seconda) di Daria Gugliantini

Eccoci qua di ritorno da questa fantastica esperienza. Per 6 settimane da Agosto a Settembre 2014 io ed Anna siamo state ‘Teacher Daria’ e ‘Teacher Anna’ per circa 70 ragazzi di età compresa fra i 14 e i 16 anni della scuola media di Uroa, un piccolo villaggio di pescatori sulla costa orientale dell’isola di Zanzibar.

Il programma d’insegnamento che abbiamo seguito è stato quello ministeriale con l’aggiunta di tutto il materiale che abbiamo potuto portare dall’Italia. Un ringraziamento particolare agli insegnanti e agli studenti dell’ I.T.C.G. S.Bandini di Siena che hanno gentilmente offerto tanto materiale didattico (libri, penne, quaderni) oltre che vestiti, zaini e scarpe per la scuola e la comunità di Uroa.

La scuola di Uroa è una semplice struttura in muratura sulla spiaggia, senza porte e finestre con vecchi banchi di legno. All’esterno un grande piazzale con un enorme albero dove spesso e volentieri ci sedevamo a leggere e parlare con i ragazzi confrontandoci sulle nostre diverse culture e tradizioni.

Alloggiavamo in un grazioso B&B sulla spiaggia poco distante dalla scuola. Ogni mattina, il tragitto per raggiungere la scuola si svolgeva camminando sulla spiaggia guardando quel meraviglioso mare cristallino accompagnate da gruppi di bambini che ci tenevano per mano mentre le barche di pescatori rientravano cariche di pesci.

Insegnare l’inglese (e non solo quello) a questi ragazzi è stata una delle esperienze piu’ belle della nostra vita. Ma cosa ancora piu’ bella è stato entrare a contatto con la gente del posto, con la loro cultura, le loro tradizioni e sentirsi accettate.  Si’ abbiamo insegnato l’Inglese, affrontando non poche difficoltà, abbiamo aiutato i ragazzi a sostenere l’esame ma tutto questo sembra una goccia nel mare in confronto a quanto questa gente abbia insegnato a noi. Dopo un’esperienza del genere cambiano le prospettive, cambiano le priorità, vedi il mondo e la gente con occhi diversi….in altre parole, ti senti una persona migliore e ti rendi conto che in un contesto cosi’ diverso da quello in cui siamo abituati a vivere di solito,  siamo in grado di tirar fuori il meglio di noi e contribuire anche con un semplice gesto alla felicità di qualcuno.  

Ci piacerebbe molto che questa esperienza potesse diventare la prima di una lunga serie anche per altre persone che, come noi, hanno voglia e possibilità di dare e aiutare la scuola e gli studenti di Uroa, non solo con l’insegnamento dell’Inglese. L’insegnamento dell’Inglese è stato solo un primo esempio ma volendo, chiunque potrebbe contribuire offrendo quello che piu’ sa fare….perchè qualsiasi cosa sia, è sicuramente molto di piu’ di quando abbiano o sappiano fare loro.