L’acqua potabile: una risorsa essenziale negata alle popolazioni piu' povere

Nelle comunità rurali dell’Africa e dell’Asia, le donne ed i bambini spesso dedicano molte ore della propria giornata a rintracciare e procurarsi l’acqua attingendola da fonti molto lontane. Questo da una lato priva le donne della possibilità di utilizzare il loro tempo in altre attività a sostegno della famiglia e dall’altro non permette ai bambini di frequentare la scuola, favorendo un ciclo di povertà difficile da interrompere.Le popolazioni dei paesi sottosviluppati (più di un miliardo di persone) si servono essenzialmente delle risorse d’acqua non depurate e l’utilizzo di acqua non filtrata è la principale causa di diffusione di malattie: ogni anno migliaia di bambinimuoiono per l’effetto dell’acqua contaminata.Le maggiori difficoltà incontrate per garantire l’approvvigionamento dell’acqua potabile sono evidentemente legate al reperimento dei finanziamenti ma anche alla formazione di personale in grado di provvedere ad un’efficace manutenzione dei pozzi e degli impianti di filtraggio ed alla pulizia delle cisterne di raccolta.Spesso infatti ci si limita a trivellare pozzi senza spendere del tempo sufficiente ad informare la gente del posto: ci sono molti esempi dove i pozzi sono stati perforati ma non si è provveduto alla loro manutenzione poiché la gente del posto non era stata istruita sul loro uso. Negli ultimi anni, grazie all’intervento di organizzazioni di volontariato ed al contributo finanziario di diverse associazioni, sono stati realizzati molti pozzi e studiati dei sistemi di filtraggio di sabbia a basso costo in grado di garantire l’acqua potabile ad intere comunità. Tali filtri, costituiti da basi in calcestruzzo ed aventi le dimensioni di un refrigeratore, sono costituiti da diversi livelli di sabbia e ghiaietto in grado di rimuovere gli agenti contaminanti.Esistono inoltre sistemi di filtraggio che fanno affidamento su una tecnologia di osmosi inversa a bassa e sicura manutenzione in grado di produrre 350 litri di acqua potabile al giorno.Recentemente sembra si sia venuti a conoscenza di uno strumento ancora più economico per la depurazione dell’acqua che pare essere valido almeno quanto reale: le bottiglie di plastica di carbonato di sodio. Le bottiglie fatte di polietilene polietilene tereftalico (PET) possono essere riempite con acqua non depurata e messe al sole in attesa che i raggi solari facciano il resto.In conclusione comunque, a prescindere dalle tecniche di potabilizzazione al momento esistenti e della loro economicità, occorre procedere alla sensibilizzazione del mondo occidentale sul problema acqua nel Terzo Mondo, riflettendo sul fatto che “per coloro che non ne possono usufruire, l’acqua potabile rappresenta una medicina”.